“Anche escludendo l’infortunio subito domani, Zappa comunque non avrebbe comunque giocato. Abbiamo giocatori che giocano spesso e lui è uno di questi e quindi la rotazione è fondamentale, soprattutto in questo periodo. Su eventuali assenze abbiamo già lavorato in ritiro, così su altri modi di stare in campo, per esempio utilizzando Zortea che può stare in campo in due modi. In settimana ci siamo focalizzati su delle sperimentazioni che domani potrebbero essere molto utili. Non ci saranno Coman e Luvumbo. Sul Florinel siamo abbastanza fiduciosi sul fatto che, che durante la sosta possa recuperare. Zito invece sta risolvendo un problema sorto dalla distorsione alla caviglia, ma anche su di lui siamo fiduciosi. Con Gaetano invece stiamo rispettando alcuni acciacchi che si porta dietro da tempo”.
“La Roma? Con Ranieri ha fatto un bel salto di qualità e non va dimenticato che è una squadra costruita per essere competitiva. In Europa League avevano un avversario tosto, nonostante i giocatori di livello, gli errori possono capitare a chiunque. Secondo me ha fatto la partita che doveva fare. Domani andiamo a giocare in uno stadio importante, contro un avversario di livello. Da qui nasce il desiderio di misurarsi con giocatori forti. Prati? Può giocare e Palomino sarà titolare. Domani dovremo essere bravi ad essere molto aggressivi in certe situazioni, in particolare nel togliere spazio senza rinunciare a creare gioco”.
“Mercato? Volevamo avere giocatori con caratteristiche diverse. lo abbiamo fatto sia con una considerazione mia che della società. Nel momento in cui non ci sono caratteristiche per un certo modo di stare in campo non ha senso. In qualsiasi modo stiamo in campo cerchiamo sempre le stesse triangolazioni e la squadra non si fossilizza nel fare solo una cosa. Questo è avvincente e stimolante. La Roma è altamente competitiva in questo momento, ma ogni squadra ha pregi e difetti. E’ difficile trovare dei difetti alla Roma, ma dovremo essere bravi ad essere molto aggressivi in certe situazioni, a togliere spazio senza rinunciare a creare gioco. Questa settimana ci siamo focalizzati sulla fluidità del gioco e nell’attaccare la linea avversaria”.
“Io qui dopo Ranieri? Per me allenare il Cagliari è stata un’opportunità. Io credo che la squadra giochi con una sua precisa idea, non so quanto ci sia di quello che si proponeva prima. La grande qualità di Ranieri è la capacità di creare rispetto, di rispettare tutti dicendo ciò che si pensa. Da un punto di vista professionale è un punto di riferimento, per me è una grandissima gratificazione essere qui. Come stiamo? “Consapevoli sempre, Il ritiro è stato fatto in funzione di questo. Lavorare durante la sosta è sempre particolare perchè qualche giocatore va via, quindi il lavoro viene fatto la settimana prima della sosta, con la gestione dei carichi, legando aspetti tattici, fisici, tecnici. Adesso siamo nella fase cruciale del campionato è tutti devono avere uno stato di forma superiore. Abbiamo spinto tre mesi e non si è quasi mai giocato in forma lineare con anticipi e posticipi, incontrando squadre di altissimo livello. Eppure sempre ce la siamo giocata con tutti.
Kingstone? Può fare la seconda punta e l’esterno che non è un’ala. Certamente però lui deve acquisire la conoscenza dell’istinto e ovviamente delle sue qualità che sono importanti. Ragazzo giovane e non bisogna mettergli fretta. Tutto quello che fa è una scoperta. Questa è una cosa positiva e va sostenuto”.