La gara contro la Juventus ha dato un’indicazione precisa: il Cagliari ha difficoltà a costruire gioco con un centrocampo a tre. Mister Nicola ha provato questa soluzione per due gare complicate come quelle contro l’Atalanta e i bianconeri, ma nonostante alcuni buoni segnali di solidità nella sfida di Bergamo, nel successivo match con la squadra di Motta sono venuti fuori tutti i limiti di una soluzione mai digerita dai rossoblù.
Protagonista di questa variazione tattica Alessandro Deiola, scelto a sorpresa contro l’Atalanta e riproposto con la Juventus al fianco di Adopo e Makoumbou. Bene nella prima gara, molto meno bene nella successiva, con la sostituzione arrivata dopo 57 minuti in balia della rapidità bianconera. Deiola è un centrocampista prezioso nei piani del tecnico, ma anche lui come Adopo e Makoumbou sembra esprimersi meglio in una mediana a due, dove può mettere in risalto le doti da incontrista.
Inoltre una grossa problematica riguarda la sterilità offensiva, che con l’assenza di un trequartista si è fatta più pesante. Avere un giocatore di tecnica tra le linee è troppo importante per non isolare Piccoli, ma anche in chiave difensiva per aiutare la mediana con la pressione sul regista avversario. Dunque contro il Bologna potrebbe con molta probabilità rivedersi Viola dal primo minuto, in un ritorno al 4-2-3-1 che fin qui resta il modulo che ha dato i migliori risultati.