Ha lasciato il Napoli giovedì. Il giorno dopo, venerdì, per Gianluca Gaetano visite mediche a Roma, per poi nel pomeriggio raggiungere in ritiro il Cagliari, appena ritrovato dopo i sei mesi in prestito, a Lecce prima della gara di sabato. Persa 1-0 dai rossoblù, dove il centrocampista è rimasto in panchina. Ora, complice la prima pausa della stagione, Gaetano avrà due settimane di tempo per iniziare a intraprendere l’idea di gioco di Nicola. Le qualità non si discutono e in rossoblù Gaetano le ha già messe in pratica. Non resta che confermarle anche in questa stagione, dove ha dalla sua l’affetto dei compagni di squadra (a iniziare da Pavoletti) che già lo conoscono e non vedevano l’ora di ritrovarlo, ma anche dei tifosi.
Che, rare volte a Cagliari hanno atteso trepidanti, il ritorno di un calciatore. Il quale ora, con il contratto 3+1 fino al 2028, sarà concentrato solo sul campo, come fortemente voleva. Ringraziando, ma dicendo no fermamene ad altre proposte, come quella del Parma. Qualcuno ha scritto che Gaetano voleva andare a giocare nella squadra della città emiliana per la qualità della vita. Come Riva tanti anni fa e poi Daniele Conti, dopo aver giocato e vissuto la città, non aveva dubbi neanche sulla qualità della vita del Capoluogo sardo. Come diceva un vecchio presentatore di una azienda di Mobili, “Provare per credere”.