Dal nostro inviato a Calasetta
Ieri sera, allo stadio comunale di Calasetta, i componenti dell’Associazione Ex Rossoblù hanno disputato un’amichevole contro la rappresentativa mista Calasetta-Carloforte-Sant’Antioco: l’occasione per vivere qualche ora all’insegna dello sport e dei colori rossoblù. Questa volta, a pochi giorni dalla scomparsa di uno degli eroi del tricolore 1970: Comunardo Niccolai. Lo stopper del Cagliari dello Scudetto è stato ricordato con affetto. Ma andiamo con ordine e raccontiamo tutto.
Tanto vento ha caratterizzato la riunione, richiamo per decine di appassionati sugli spalti. In campo, tra i volti più noti degli ex rossoblù, hanno preso parte all’incontro: Massimiliano Cappioli, Gianfranco Matteoli, Guglielmo Coppola, Mauro Nardini, Antonio Criniti, Felice Falaguerra e Giuseppe Bellini. Vittorio Pusceddu, acciaccato, ha dato forfait ma è stato richiamato a gran voce per… fare da arbitro alla partita. In panchina Giuseppe Tomasini e Gianni Roccotelli, anche lui non al meglio e rimasto a guardare. Non dimentichiamoci che, per “Rocco”, gli anni sono 72!
Prima dell’inizio del match è stato osservato un minuto di raccoglimento in ricordo di Comunardo Niccolai: Tomasini, nel cerchio di centrocampo, ha portato con sé un omaggio floreale per il compagno scomparso. In questi casi, come è logico che sia, conta poco il tabellino e chi ha segnato, sebbene Coppola e Falaguerra si siano messi in mostra sotto porta. Due tempi da 25 minuti, arricchiti da un contorno piacevole soprattutto a bordo campo. Il mattatore? Roccotelli con le sue immancabili battute. In particolare un paio ai danni di Bellini, sua vittima preferita: “Pino, non correre che ci fai venire il raffreddore“, ironizzando sulla mobilità del compagno, e “Ogni volta che gioca lui, il terreno si rompe“, rivolgendosi ai presenti. Tomasini gli ha risposto, per metterlo simpaticamente a tacere, dicendogli ciò che di lui pensava l’ex allenatore Lauro Toneatto.
E poi aneddoti e sfottò, soprattutto sulle rivedibili condizioni atletiche di chi è sceso in campo. Verso la fine dell’incontro, due chiacchiere con Beppe Tomasini che ha ricordato commosso Niccolai e il valore di Comunardo come difensore. Signor Beppe è diventato ormai l’alfiere degli eroi tricolori ancora in vita, un ruolo che porta avanti con spirito e dedizione. Ma la sua sofferenza è palpabile, visto che negli ultimi mesi ha dovuto dire addio al terzo compagno dopo Gori e Riva.
I suoi occhi si fermano per un attimo infinito, bagnandosi leggermente. Lì dentro, c’è tutto.