“Abbiamo recuperato dalla partita di domenica e siamo carichi per la prossima. Venivamo da un momento non facile. Il pareggio col Napoli ci ha dato fiducia. Segnare alla fine di una partita ormai non è un caso. Orami nel calcio i tempi morti vengono recuperati. I cinque cambi a mio avviso aiutano. L’esempio è l’ingresso di Pavoletti a Bari nel finale e il gol promozione. In quella partita, nonostante Ranieri odi i lanci lunghi, quell’azione col recupero palla ha visto il mio lancio per Zappa che subito servì Leo”.
MANCANZA DEL GOL E RANIERI. “La sensazione quando segni è unica, ma l’importante per me è dare tutto per la mia squadra. Sono nato qua quindi il Cagliari è tutto. Quando arrivò non disse molto e d’altronde per lui parla la sua figura. Ha dato fiducia compattando il gruppo. Lo abbiamo subito seguito e ancora di più oggi. Per noi è un padre. Ci dice di afre le cose che sappiamo, perchè i risultati arrivano. Sulle sue dimissioni dico che era importante è fare gruppo ancora di più ed essere tutti e sottolineo tutti. Già con l’Udinese e ancora di più col Napoli, si è visto il cambio di passo. Ci aspetta un mese fondamentale con alcuni scontri diretti. Gaetano, Makoumbou e Prati diventeranno giocatori di grande livello. A loro aggiungerei Oristanio“.
ESSERE SARDO. “Rappresentiamo l’intera regione. Quando si perde la gente sta male tutta la settimana. Chi gioca qui sa cosa vuol dire indossare questa maglia. Vorrei chiudere la carriera qui e non ho intenzione di pensare ad altre maglie e altre squadre. La mia prima esperienza da professionista era stata a 18 nel Tuttocuoio dove feci gol e presenze importanti. Se oggi gioco in A lo devo anche a quell’esperienza. Il mio ruolo preferito è la mezzala ma mi piace anche fare il centrale, come l’anno scorso il Mister mi ha chiesto di fare. Nella mio ruolo mi ha impressionato di più sono Dybala e K’varatskhelia. Ma in Serie A c’è sempre da imparare. Riva? La leggenda!!! ”