“ Lo sport è come la vita, estro e fatica. Qualcosa che non si può compare ma è il dono del creatore. In questi giorni abbiamo ammirato soprattutto l’uomo. Era uno che non si faceva vendere. Il popolo di Cagliari e della Sardegna lo accolto come figlio prediletto e amato. Come lui ha amato questa terra, da quando è arrivato. Il cero acceso ci dice che Gesù è resuscitato per darci una speranze. Le immagini di Riva, come la rovesciata di Vicenza o il gol a Città del Messico, sono sempre vive”.
“In questi giorni abbiamo celebrato tutto questo in Gigi Riva, ma anche e soprattutto altro. Abbiamo ricordato i meriti dello sportivo e ammirato la grandezza dell’uomo, la sua generosità e riservatezza, profondità di amore e dolore, passione e malinconia, mai gridata, che si lasciava leggere con schiettezza. Dio, assieme a tutti i tuoi cari, sia la tua dimora Gigi. Che, anche lassù, devi essere sempre l’uomo che corre come ha sempre fatto”.