“Il Governo ha una posizione chiara, ha chiesto più volte al sistema calcistico al massimo livello di presentarci un piano industriale organico per capire come poter intervenire a supporto, perché non abbiamo nessuna intenzione e nessun interesse di mortificare il calcio e la Serie A in particolare. Riteniamo sia anche il motore economico di un sistema su un doppio livello, quello della mutualità di sistema, visto che la Serie A dà 130 milioni all’anno al resto del sistema calcistico e per il grande contributo, più del 50%, al finanziamento pubblico allo sport in via indiretta. Saremmo autolesionisti se noi penalizzassimo il motore”.
“E per aiutare questo motore dobbiamo avere una rappresentazione completa di ciò che questo sistema vuole fare. Penso che la nostra responsabilità sia quella di analizzare gli impatti delle norme che vogliamo promuovere. La Lega e la Federcalcio ci aiuteranno a capire come poter dare un sostegno che consenta al calcio italiano di essere competitivo, sul presupposto che il calcio sappia dove vuole andare”.