CON IL MISTER. “Ricordo la stagione 1990-91: ci andò male nelle prime 10 partite, per un girone d’andata bruttissimo. Venne chiesta la testa di Ranieri, ma la presidenza restò ferma nella scelta di mantenere il Mister. Una decisione che pagò, perché quel Cagliari riuscì a fare una seconda parte di stagione spettacolare con la conquista della salvezza, nell’epoca in cui la vittoria valeva ancora 2 punti. C’era tantissimo entusiasmo nella piazza cagliaritana e proprio Ranieri fece di più, avvicinando il popolo sardo grazie alle amichevoli del giovedì in giro per l’Isola, che richiamavano migliaia di tifosi“.
PROBLEMATICHE. “Oggi purtroppo sono cambiati i tempi. E anche a Cagliari iniziano a mugugnare per la situazione della squadra: non tanto nei confronti del Mister, ma della società che non ha allestito una rosa all’altezza. Ho visto praticamente tutte le partite del campionato in corso: il Cagliari ha molti problemi. Hanno fatto l’errore di pensare che Lapadula avrebbe potuto di nuovo fare la differenza, ma è infortunato da parecchio e comunque in A non ha mai garantito lo stesso rendimento della cadetteria. Si è cercato di tappare qualche buco in attacco, prendendo pure un giocatore come Shomurodov che ha dimostrato di essere problematico. Petagna, affinché entri in forma, necessita di parecchio tempo. Quella di domani sarà una partita decisiva, tanto per il Cagliari che per la Roma“.