Eppure c’era quasi riuscito il Cagliari… Per come si era messa una gara scorbutica e sentita da entrambe le parti, vincere a Bari sarebbe stata un’impresa con l’uomo in meno. Al 95°, dopo tanta sofferenza, un errore di Makoumbou condanna i sardi

Ranieri, intanto, parte per la prima volta con la difesa a 4. Appena 90 secondi e il Cagliari la sblocca: traversone da sinistra di Mancosu, Lapadula incorna senza problemi e porta in vantaggio i sardi. La rete porta il tecnico ospite a cambiare ulteriormente strategia, passando al 4-4-2 – forse più 4-4-1-1 – con il citato Mancosu a svariare in posizione offensiva. Il Bari viene controllato bene e, in un primo tempo nervosetto, di fatto non impegna mai Radunovic. Il Cagliari fa lo stesso, cercando di stare corto, compatto e ripartendo appena può. Però anche Caprile resta pressoché inoperoso.

Il goleador Lapadula, che aveva trascorso i primi 45′ a innervosire gli avversari con il suo bagaglio di vecchio bucaniere, cade clamorosamente vittima di sé stesso: secondo giallo in avvio di ripresa e Cagliari in 10, un’abitudine che sta diventando cronica. E così la partita cambia, perché il Bari prende coraggio e cresce d’intensità. Tanti scontri, i sardi cercano di sfangarsela. Quasi ci riescono! Purtroppo per gli ospiti è Makoumbou a far sfumare i 3 punti, causando un rigore (di nuovo…) al 95° che Antenucci realizza. Cagliari vicino all’impresa, solo sfiorata. Al San Nicola finisce 1-1.