Il successo sul Brescia ha permesso agli uomini di Liverani di ritornare alla vittoria dopo un mese e riconciliarsi con i tifosi per le precedenti sconfitte casalinghe
Ovviamente la classifica non va guardata ora. Ma i punti conquistati varranno fino alla fine. Ecco perchè il 2-1 sul Brescia è stato fondamentale per far si che il Cagliari si sia portato a quota 14 punti. Il gioco ancora presenta delle lacune, ma i margini ci sono tutti per migliorare le cose. Per venire a i singoli, a parte l’attacco che trattiamo tra qualche riga, la difesa a parte il gol subito nel finale, non ha deluso. Praticamente inoperoso Radunovic (esclusa la parata sulla punizione di Viviani) bene Di Pardo, Altare ma anche Carboni, preferito a Barreca in avvio gara. A centrocampo Nandez ha fatto vedere di avere sempre ritmo e un’intensità sopra la media, e anche l’ingresso di Viola è stato positivo, come lo è stata oltre al gol, la prestazione di Deiola. Makoumbu? Non sarà elegante (e francamente non è di interesse nel calcio) ma ha quello che conta: ovvero muscoli, corsa e soprattutto giocate efficaci.
ATTACCO RIVOLUZIONATO. “Avevo pensato a un cambio in avanti già dall’allenamento di mercoledì – ha affermato Liverani sabato in conferenza stampa- e i ragazzi mi hanno dato la risposta giusta”. Dunque Lapadula e Pavoletti (che poi entrerà a gara in corso) inizialmente in panchina e dentro accanto a Mancosu, Falco e Luvumbo. Il primo si è mosso bene anche se non ha il minutaggio di una gara intera, il secondo ha insaccato l’1-0. Questo può permettere al tecnico di poter avere più scelta e il fatto che, prima della gara di lunedì sera ad Ascoli, giovedì si giochi a Bologna in Coppa Italia, aiuta.
LO SCORSO TURNO. Una squadra in vetta dopo nove giornate ma non è di quelle attese alla vigilia. Guida con 19 punti la Ternana, che a Benevento va sotto 2-0 e addirittura poi s’impone 3-2. A seguire ad una lunghezza gli umbri Reggina, Bari, Frosinone e Genoa, con le ultime due vittoriose in trasferta a Venezia e Cosenza, mentre i calabresi hanno perso a Parma e i pugliesi con l’Ascoli davanti ad oltre 30.000 tifosi. L’appena citato Parma è a quota 16 davanti a Cagliari e Südtirol, ormai certezza del torneo e rinvigorito dall’arrivo in panchina di Bisoli. Modena e Cosenza con 10 punti, aprono la seconda parte della graduatoria, che vede inseguire il Benevento. L’arrivo di Cannavaro, al contrario di quello di Bisoli in casa bolzanina, non ha portato al cambio di rotta. Due pareggi e una sconfitta lo dimostrano.
Mentre Venezia e Palermo non decollano. I lagunari hanno perso immeritatamente col Frosinone, i siciliani non riescono a fare il salto di qualità nonostante le risorse economiche non latitano di certo. In fondo Pisa a 7, Como a 6 e Perugia a 4, appaiono in difficoltà. Ma se in casa toscana con D’Angelo qualcosa si è vista, in casa lariana Longo deve lavorare duramente soprattutto in difesa. Diversa la situazione a Perugia. Castori era stato esonerato alcune settimane fa (ma è pronto a rientrare) e Baldini non è riescito a dare una svolta. Ieri, dopo il ko interno col Südtirol, ha presentato le dimissioni, cosa già fatta prima dell’inizio del campionato a Palermo dopo la promozione dalla C: Ma quella è una storia diversa.
IL PROSSIMO TURNO. In attesa di sviluppi in casa perugina, con alcune squadre di B impegnate tra domani e giovedì in Coppa Italia, il campionato ripartirà sabato con la giornata numero 10, diluita in tre giorni. Si parte sabato alle 14 con sei gare: Brescia-Venezia, Como-Benevento, Frosinone-Bari, Reggina-Perugia, Spal-Cosenza e Südtirol-Parma. Alle 16.15 al Liberati il big match Ternana-Genoa, Due le contese in programma domenica Palermo-Cittadella e Pisa-Modena, mentre lunedì alle Ascoli-Cagliari chiuderà il gruppo di gare.
