Il portiere serbo è partito in sordina ma adesso può davvero entrare in fiducia
L’INIZIO. L’eredità raccolta è pesante e non far rimpiangere Cragno non è un compito facile. Boris Radunovic è alla prima stagione da titolare in rossoblù, dove già lo scorso anno in poche partite aveva dato prove importanti. Quest’anno non è però cominciato nel migliore dei modi per lui, complice una difesa spesso disattenta, ma nella quale anche il portiere ha avuto delle responsabilità.
Radunovic non è apparso reattivo in alcune circostanze, dando inoltre l’impressione di mancare d’autorità in area, soprattutto nel comando della retroguardia troppo frequentemente sorpresa dalle palle lunghe. Liverani adotta uno stile di gioco che prevede un baricentro molto alto e che rende indispensabile la presenza di un portiere “regista”, in grado non solo di giocare la palla con i piedi ma anche di guidare i movimenti dei compagni a protezione.
Resta però l’affidabilità di un numero 1 che non ha ancora fatto grandi errori e che può far valere doti atletiche importanti. Venerdì ha registrato il primo clean sheet della stagione, un risultato che Liverani può guardare con soddisfazione nonostante qualche occasione di troppo concessa agli avversari, ma nelle quali proprio Radunovic si è disimpegnato bene. Ora il serbo può prendersi la sua iniezione di fiducia e fare quel salto di qualità che trasmetta la giusta sicurezza anche a tutti i compagni.