Il centrocampista del Cagliari Razvan Marin ha rilasciato un’intervista a La Nuova Sardegna, alla vigilia della trasferta di Napoli a cui non prenderà parte per squalifica
CAGLIARI. “Ringrazierò sempre Gheorghe Hagi, il mio maestro. Nell’Ajax avevo giocato poco e, quando si è prospettata la chance di Cagliari ne sono stato convinto. Anche quando le cose non andavano per il meglio ho sempre continuato a lavorare sodo: amo la mia professione, così come amo l’Italia e la città, in cui vivo con la mia fidanzata Crina. Il Bastione, le passeggiate al Poetto, gustare la cucina locale… tutte cose che adoriamo fare liberamente ma siamo costretti a soffocare a causa del Covid-19“: Razvan Marin si racconta a La Nuova Sardegna.
LA STAGIONE. Il centrocampista rumeno rivela il suo punto di vista sul benefico arrivo in panchina di Leonardo Semplici: “Il Mister ci ha sempre dato positività, libertà di interpretare il gioco e incoraggiamento. Ci siamo rimboccati le maniche. I leader? Non solo Godín, Nainggolan e João Pedro, ma anche Cragno e Pavoletti. Il presidente Giulini ci è sempre vicino, spesso viene a trovarci e ci dà la carica“.
PRIVATO. Marin si descrive anche fuori dal calcio: “Utilizzo moltissimo il computer e adoro i videogiochi. Non sono per i grandi sfizi, se voglio togliermene uno lo faccio per l’abbigliamento. Ma preferisco mettere da parte, la carriera di un calciatore è corta e bisogna pensare al futuro. La Romania? Un’emozione ogni volta che rappresento il mio Paese. Non abbiamo iniziato bene le qualificazioni mondiali però ci impegneremo al massimo, siamo capitati in un girone difficile. I migliori centrocampisti italiani sono per me Verratti e Barella“.