
In Italia dopo quelle adottate ieri, da domani misure restrittive anche in Emilia-Romagna, Campania, Veneto, Friuli Venezia Giulia
Sono saliti a 13.077 i casi di positività al Covid-19 complessivamente accertati in Sardegna dall’inizio dell’emergenza. Nell’ultimo aggiornamento dell’Unità di crisi regionale si registrano 489 nuovi casi, 222 rilevati attraverso attività di screening e 267 da sospetto diagnostico. Si registrano 11 decessi (279 in tutto) le vittime, tra i 66 e 91 anni. 5 erano residenti della Città Metropolitana di Cagliari, 3 del nord Sardegna, 2 della provincia di Oristano e una del Sud Sardegna. In totale eseguiti 300.600 tamponi con un incremento di 3.377 test. 403 i pazienti attualmente ricoverati in ospedale in reparti non intensivi (5 in meno rispetto al dato di ieri), mentre è di 51 (-7) il numero dei pazienti in terapia intensiva. Le persone in isolamento domiciliare sono 8.506. Il dato progressivo dei casi positivi comprende 3.769 (+99) pazienti guariti, più altri 69 guariti clinicamente. Sul territorio, dei 13.077 casi positivi complessivamente accertati, 2.648 (+101) sono stati rilevati nella Città Metropolitana di Cagliari, 2.196 (+96) nel Sud Sardegna, 1.105 (+38) a Oristano, 1.657 (+154) a Nuoro, 5.471 (+100) a Sassari.
ITALIA. La pandemia continua a crescere. A fare il punto è stato Silvio Brusaferro nel corso della conferenza stampa dell’Istituto superiore di Sanità. “Sulla base dell’ultimo monitoraggio ci sono 4 regioni (Emilia-Romagna, Campania, Veneto, Friuli) che vanno verso rischio alto e nelle quali è opportuno anticipare le misure più restrittive. La circolazione del virus è cresciuta in modo molto significativo in tutta Europa e il nostro Paese eccede la soglia prevista da dati. L’ Italia è molto ricca di casi e la crescita è molto significativa superiore ai 100 casi per 100 mila abitanti. Le terapie intensive e i ricoveri in area medica mostrano una curva che cresce rapidamente vicino a soglie critiche. Gli ultimi dati mostrano una crescita significativa in tutta Italia, nonostante differenze importanti fra regioni”.
Intanto, i dati diffusi stasera da Protezione Civile e Ministero della Salute, sono pesanti sul territorio nazionale, ad iniziare dal fronte nuove vittime. Ben 580, un numero così alto (che fa salire il totale da inizio pandemia a 42.330) che non si registrava dallo scorso 14 aprile. 35.098 i nuovi casi individuati, a fronte di 217.758 tamponi effettuati (17.740.196 in totale) 960.373 positivi complessivamente. Ancora in forte crescita le terapie intensive, +122 oggi (ieri +100), per un totale di 2.971, mentre i ricoveri ordinari salgono di 997 unità (ieri 1.196), e arrivano a 28.633, a un passo dal record di 29mila segnato ad aprile, in piena prima ondata.
