Salvo clamorosi dietrofront, lo sceriffo uruguaiano sarà un nuovo giocatore del Cagliari. L’età non è più verdissima, ma il palmares è davvero importante
Dopo aver abbracciato Bruno Alves nella stagione 2016/2017, i tifosi rossoblù stanno per abbracciare un altro grande difensore.
Diego Roberto Godin Leal sbarcherà a Cagliari con i galloni di nuovo leader del reparto arretrato, ennesimo talento proveniente dalla sponde del Mar del Plata.
Non ha bisogno di presentazioni, basta il suo curriculum: 3 Supercoppe Europee, 2 Europa League, 1 Supercoppa Spagnola, 1 Liga, 1 Copa del Rey e con il suo Uruguay è stato campione d’America nel 2011.
Tutto ciò senza contare i due “titoli” di vice Campione d’Europa e la partecipazione a ben tre edizioni del Campionato del Mondo.
La maggior parte di questi trofei sono stati conquistati con l’Atletico Madrid. Con la maglia dei Colchoneros ha disputato gran parte della carriera ed è pure stato un grande leader e capitano.
Vien da se che il primo beneficio che la difesa rossoblù potrà trarre è l’indiscussa leadership. Elementi come Walukiewicz e Carboni, infatti, non potranno che crescere grazie ai suoi consigli ed alla sua stessa presenza.
Abile nel gioco aereo (ha realizzato il suo ultimo goal di testa proprio nella finale di Europa League persa con l’Inter), sa centellinare in maniera intelligente la fisicità, tant’è vero che nella sua carriera ha mantenuto un’invidiabile media di un cartellino giallo ogni cinque partite. Segno evidente di disciplina e, come diceva il Barone Nils Liedholm, di self-control.
Sarà ovviamente il campo il supremo giudice delle prestazioni di Godin e del Cagliari stesso, ma se, come la maggior parte di uruguaiani sbarcati in Sardegna, sentirà il profumo di casa, allora il lavoro sarà tutto più facile.