Coronavirus: da domani riaprono librerie, lavanderie e studi professionali. Altra stretta sui viaggi

Come annunciato venerdì dal Premier Conte resteranno i limiti per spostamenti mentre è prorogata la chiusura di scuole e attività produttive non essenziali

I primi  spiragli nel lockdown da Coronavirus arriveranno da domani mattina. Venerdì scorso, durante una conferenza stampa, il Premier Giuseppe Conte, attraverso un nuovo decreto, ha consentito delle parziali aperture, a cominciare da librerie, cartolerie, lavanderie e negozi di vestiti per neonati e bambini, di fatto una eccezione del settore, perché sul resto dell’abbigliamento la serrande resteranno abbassate. Inoltre si potrà tornare al lavoro per tagliare i boschi, fabbricare dei nuovi computer, le grandi opere idrauliche. Riparte anche il commercio all’ingrosso di carta e cancelleria, per consentire la rifornire le cartolerie di penne, pennarelli, quaderni pronte alla riapertura insieme alle librerie. Il provvedimento non verrà intrapreso da Lombardia e Piemonte, che manterranno il blocco totale fino al 3 maggio, mentre la Regione Lazio, prevede lo stop fino al 20 aprile.

SPOSTAMENTI VIETATI. Fino al 3 maggio bisognerà rimanere a casa, salvo comprovate esigenze lavorative, necessità o motivi di salute. Niente eventi e chiusi ancora bar, ristoranti, pub e discoteche. Vietati i trasferimenti da dove ci si trova, vietatissimi soprattutto gli spostamenti verso le seconde case di vacanza. Parchi e aree gioco restano chiusi, così come è confermato lo stop per tutte le attività sportive, anche gli allenamenti dei professionisti. Rimane consentita l’attività motoria nei pressi di casa, da soli e mantenendo le distanze.

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