Come riportato da Gazzetta.it, l’attaccante già protagonista di un episodio simile a Cagliari ha visto respingere dalla federazione la denuncia del dopo Inter-Slavia Praga
ANCORA UNA VOLTA. Dopo il caso scoppiato per i cori ricevuti durante Cagliari-Inter, l’attaccante nerazzurro Romelu Lukaku torna a denunciare pubblicamente un altro episodio discriminatorio avvenuto durante la gara di Champions League di ieri tra Inter e Slavia Praga. Ai microfoni di Esporte Interativo il calciatore belga ha ribadito che “l’Uefa deve fare qualcosa per risolvere questo problema perché situazioni del genere in uno stadio non sono giuste”.
L’EPISODIO. Nel primo tempo di Inter-Slavia Praga, Lukaku ha realizzato una rete poi annullata dalla Var e nell’esultare si è portato la mano all’orecchio, proprio in segno di protesta verso chi lanciava i cori dagli spalti.
REPLICA L’UEFA. “Durante la partita mi è successo due volte – ha denunciato il bomber nerazzurro – Siamo nel 2019, ci sono molti giocatori di diverse nazionalità nelle squadre. Spero che ora l’Uefa faccia qualcosa”. Nulla di fatto invece. Come riportato da Gazzetta.it, la federazione ha deciso di non aprire nessuna inchiesta in merito, in quanto né gli arbitri né il delegato Uefa avrebbero sentito cori di matrice razzista.