A Radio Anch’io Sport l’ex presidente rossoblù attuale patron del Brescia ha parlato anche dell’orgoglio di essere un figlio della terra di Sardegna
Massimo Cellino senza freni, come da sempre nel suo stile, anche a Radio Anch’io Sport, la trasmissione settimanale dell’emittente radiofonica di stato. La fresca promozione del suo Brescia in Serie A, il mercato e ovviamente la sua Sardegna e in particolare Cagliari e il Cagliari, tra i temi toccati dall’imprenditore.
LE PAROLE DI CELLINO. “Chi è che può dire quanto riusciremo a rimanere in Serie A? Con il Cagliari ci salvavamo ogni anno pur non sapendo ad inizio stagione che fine avremmo fatto. La Serie A è sempre fondamentale per la sopravvivenza e, come Brescia, ovviamente cercheremo di attrezzarci. Ho ritrovato un calcio italiano di livello molto basso, in Francia, Spagna e Inghilterra girano molti più soldi, qui invece siamo bloccati da burocrazia, politica e problemi davvero eccessivi. Ai tifosi del Brescia posso dire che l’ultima cosa che farò è vendere i miei gioielli come Tonali. E’ già molto difficile trovare calciatori bravi, quindi cerco di non vendere chi ho in squadra”.
“Personalmente non mi considero meridionale, ma assolutamente sardo, questo ci tengo a precisarlo in modo importante. Devo dire che, grazie al sangue piemontese di mio padre forse mi sono ambientato facilmente nel nord Italia. Ho imparato a fare calcio in oltre trent’anni di esperienza, non tutti hanno il vissuto che ho io. Ho cercato di dimenticare Cagliari e il Cagliari in Inghilterra, ma non ci sono riuscito e allora sono venuto a Brescia. In Sardegna e a Cagliari ci torno poco, lo faccio solo per questioni di lavoro e perché ho ancora casa.”