La Gazzetta dello Sport dà notizia di un’iniziativa in omaggio al formidabile cannoniere italiano, che allenò il Cagliari negli anni Cinquanta
SUPERBOMBER. Silvio Piola è considerato l’uomo gol per eccellenza nella storia del calcio italiano. Di origini pavesi, classe 1913, detiene l’irraggiungibile primato di reti in Serie A: 274 centri, nell’arco di una parabola agonistica estremamente longeva con le casacche di Pro Vercelli, Lazio, Torino, Juventus e Novara. Campione del mondo 1934 con la Nazionale azzurra di Vittorio Pozzo, non ebbe mai la possibilità di conquistare uno scudetto. Un centravanti dal fisico solido e slanciato, abile in ogni tipo di conclusione – soprattutto in acrobazia – e considerato un antidivo per la condotta di vita sobria e lontano dai riflettori.
CAGLIARI. Chiusa la carriera agonistica nel 1954, Piola prese parte alla commissione tecnica che in quegli anni gestì la Nazionale italiana. Ma quello che forse non tutti sanno è che Piola ha vissuto un’unica esperienza da allenatore di club: proprio con il Cagliari. Fu tra il 1954 e il 1956. Il campione piemontese accettò la panchina rossoblù. Ma non andò oltre una salvezza e un quinto posto, prima di congedarsi da un mondo, quello del calcio teorico e non giocato, che non apprezzava particolarmente.
OMAGGIO. Ieri ha preso il via a Milano la rassegna “Sport Movies & Tv”, una sorta di festival del cinema sportivo. Presentato il documentario “Silvio Piola, il cacciatore di gol“, con protagonista l’attore Neri Marcorè e il piccolo Tommaso, pronipote del grande campione di Robbio.
