UNA RETE PER IL RISCATTO. Un gol contro l’Inter, difficile già di per sé, ancor di più per un attaccante che cerca la rete, senza trovarla, da febbraio. Eppure un gol servirebbe, a Marco Sau e al Cagliari. Tre centri in quattro gare contro i nerazzurri. Pattolino sa come far male all’Inter e vuole dimostrarlo questa sera per riscattarsi dal periodo forse più buio della sua carriera.

NIENTE ADDIO. Al servizio della squadra – è vero -, ottimo in copertura, ma un attaccante senza il gol non è un vero bomber. Non la miglior stagione per l’attaccante di Tonara e in estate l’ombra della cessione al Frosinone (mai realmente trattata). Ma l’addio non è arrivato: non poteva arrivare così per un sardo doc, che ha mosso i primi passi proprio al Cagliari e che qui vuole chiudere la carriera. E ora Sau vuole riprendersi il bello dei colori rossoblù: l’esultanza di un’isola da rappresentare, non il peso di una responsabilità da sostenere.

IN CERCA DEL RINNOVO. Eppure il rendimento dell’ultimo periodo sta dando pochi, pochissimi frutti. Il rapporto con il club e cambiato e nonostante il rimboccarsi le maniche per convincere Maran e Giulini a un eventuale rinnovo (contratto in scadenza a giugno 2019) i risultati tardano ad arrivare.

OGGI TITOLARE. Ma Sau ha ancora qualche mese per riscattarsi. A cominciare da questa sera a San Siro, quando dovrebbe partire titolare al fianco di Pavoletti e al posto dell’acciaccato Farias, proprio con la squadra con cui ha la miglior media realizzativa (4 gol contro Genoa e Sassuolo, ma in un maggior numero di gare). La doppietta del 2012/2013 (con quel super gol di finta e controfinta) ben stampata in testa. Per colpire di nuovo i colori nerazzurri. E voltare pagina.