Il Cagliari si rimodella in vista della nuova stagione: mister Maran propone un nuovo modulo, 4-1-3-2 con il regista basso che detta i tempi di gioco.
NOVITÀ TATTICA. Nuovo modulo per il Cagliari. Ieri, nell’amichevole contro il Real Vicenza (qui la cronaca e qui i gol) la conferma. Centrocampo a quattro, come previsto, ma disposizione sulla linea mediana che cambia. Non più 4-3-1-2. Non solo, almeno. Quello di ieri, così come nella prima uscita a Pejo contro la Rotaliana, è più un 4-1-3-2. Precisamente un 4-1-2-1-2, per i più puntigliosi. In ogni caso, come dice lo stesso mister Maran, “non sono importanti i numeri, io voglio trasmettere le mie idee, mettere in pratica il mio modo di vedere il calcio“.
ROMBO A CENTROCAMPO. L’addio alla difesa a tre di Lòpez è ormai assodato. Si va avanti con una difesa a quattro con due terzini (ieri per buona parte della gara Faragò e Pajac) che spingono molto. Poi, nel reparto nevralgico, ecco la novità: centrocampo a rombo, ma col regista molto basso e il trequartista quasi sulla linea delle mezzali, in una sorta di 4-1-3-2. Questo potrebbe essere il nuovo modulo del Cagliari, anche se mister Maran ha già messo in chiaro: “Il regista basso è un’idea, ma non la sola che metteremo in pratica. Più avanti sperimenteremo altri moduli, altre situazioni tattiche. Resta un fatto: la palla deve circolare velocemente. Bisogna essere aggressivi e avere rapidità di pensiero“.
VERTICE BASSO. Il ruolo chiave, nel nuovo modulo, lo ha ovviamente il vertice basso del centrocampo. Un regista chiamato a dettare i ritmi, velocizzare la manovra, giocare di prima o massimo a due tocchi, per consentire una circolazione rapida del pallone e sorprendere così gli avversari. Concetti importanti che Maran sta cominciando a innestare nella testa dei rossoblù, come riporta L’Unione Sarda.
IN DUE PER UN POSTO. Un ruolo che ieri è stato coperto da Cigarini e Colombatto, sotto osservazione dai monitor di mister Maran. Il tecnico trentino li tiene d’occhio per valutarli in vista della prossima stagione: entrambi sono in bilico, Cigarini per le richieste che arrivano soprattutto da Parma, Colombatto per l’incertezza legata all’esperienza ancora da maturare. E proprio il giovane centrocampista argentino ieri ha fatto vedere ottime cose rispetto al collega emiliano: maggiore velocità di pensiero, senso della posizione e maggiore copertura. Bene, restando a centrocampo, anche Deiola che si sta inserendo al meglio nei meccanismi e che sa fare ottimamente le due fasi: si propone continuamente, parte da dietro e si inserisce negli spazi, ma sa anche difendere a modo.