La Gazzetta dello Sport riporta l’importante ricorrenza riguardante i calciatori italiani, che nel 1968 si costituirono in associazione tra qualche iniziale mugugno
PIONIERI. Era il 3 luglio 1968. Pochi giocatori, all’epoca descritti quasi come visionari, si incontrarono per dare vita all’Associazione Italiana Calciatori. Rivera, Mazzola, Castano, Mupo, Bulgarelli, Giacomini, De Sisti, Corelli, Sereni e Rizzolini si diedero appuntamento a Milano nello studio del notaio Barassi con Sergio Campana, ex calciatore di Serie A diventato avvocato, ed ebbe inizio tutto.
TEMPI. Bollati allora come ricchi viziati in cerca di ulteriori privilegi, i calciatori appena confluiti nell’Aic hanno posto una pietra importante per il futuro della categoria. Per esempio, prima gli atleti non avevano alcuna voce in capitolo nel proprio trasferimento da un club all’altro. Tra le conquiste dell’Associazione la firma contestuale sui contratti, il professionismo, il riconoscimento giuridico dei calciatori come lavoratori dipendenti delle società.