L’ex attaccante del Cagliari, protagonista della Serie A con varie maglie e vincitore di importanti trofei, compie oggi 61 anni
ACCANTO AL MITO. Nato a Sassari nel 1957, Virdis è originario del piccolo paese nuorese di Sindia. Trasferitosi in giovane età a Cagliari, inizia a giocare a calcio con i Vigili Urbani del capoluogo sardo poi esplode nella Nuorese in D. Scoperto dal club rossoblù, arriva in prima squadra quando il grande Cagliari di Riva è ormai al tramonto. Siamo alla metà degli anni ’70, il giovane attaccante – non ancora baffuto – rileva con Gigi Piras l’eredità offensiva del fuoriclasse di Leggiuno. Quando i rossoblù retrocedono in B nel 1976, Virdis si mette subito in mostra realizzando 18 reti: si muove per lui nientemeno che la Juventus, che lui inizialmente rifiuta per il desiderio di restare vicino alla famiglia. Ma a Torino alla fine Virdis va, dopo aver sollevato un polverone mediatico per il “gran rifiuto”, conosce la futura moglie, vince due scudetti e una Coppa Italia.
SUCCESSI. Al Cagliari torna in prestito nel campionato 1980-81, poi dopo la Juve veste i colori dell’Udinese e quelli del Milan all’alba dell’era Berlusconi. In rossonero conquista un altro tricolore, la Coppa dei Campioni e il titolo di capocannoniere della Serie A (1987), unico sardo in grado di riuscirci. Chiude la carriera con un biennio al Lecce sfondando il fatidico muro delle 100 reti nel massimo campionato. Appesi gli scarpini, apre a Milano “Il gusto di Virdis”, attività legata al settore enogastronomico che tuttora lo vede in sella con la moglie preziosissima compagna di vita e collaboratrice.