Tra i tanti problemi dei rossoblù crescono i dubbi sulla fascia sinistra presidiata recentemente da Miangue e Lykogiannis
IL RUOLO. Sia nel 4-3-1-2 di Rastelli che nel 3-5-2 di López la posizione di esterno sinistro è stato quasi sempre l’anello debole. Quasi, perchè nel 3-5-2 il buon Padoin ci aveva davvero messo una pezza con la sua intelligenza tattica. Gli altri interpreti del ruolo fin qui, dispiace dirlo, sono stati dei flop.
MIANGUE. Il belga è sempre apparso un gigante buono, poco cattivo e poco propenso al sacrificio in fase difensiva. Contro il Verona l’ennesima prova mediocre e ormai le sue prestazioni stagionali sopra la sufficienza si contano sulle dita di una mano. Passi la gioventù, ma con il terzultimo posto così vicino è arrivato il momento di fare l’uomo adulto. Prendere appunti da Barella.
LYKOGIANNIS. Fin qui l’ex Sturm Graz non è risultato essere il rinforzo sperato da López. Contro il Genoa è stato autore di una prestazione a dir poco scadente, certificata dal cross liberamente concesso a Hiljemark nell’1-0 e dall’errato posizionamento in occasione del secondo gol genoano. Eppure qualche segnale positivo in precedenza lo aveva dato, salvo poi perdersi tra l’adattamento al calcio italiano e qualche sfortunato guaio fisico.
LA CERTEZZA. L’unica certezza in quel ruolo resta Simone Padoin. Fin qui è stato l’unico in quel ruolo a fornire buone prestazioni con continuità e non per niente risulta essere uno dei giocatori maggiormente impiegati in questa stagione. Contro l’Udinese