
Il neo direttore sportivo avrà un mese di tempo per salvare una stagione che sta prendendo una piega drammatica, poi si penserà a ricostruire
UN MESE DI FUOCO. Per Marcello Carli si profila un mese ad alta tensione. Il nuovo direttore sportivo si insedia nel ruolo dell’ormai ex Giovanni Rossi a un mese dalla fine del campionato, con la squadra in totale smarrimento e una società alla disperata ricerca di una via d’uscita dall’incubo retrocessione.
MUSI LUNGHI. Carli dovrà subito fare i conti con i tanti musi lunghi dei calciatori. Uomini come Pisacane e Andreolli non sono certo felici di essere finiti a margine del progetto, soprattutto dopo aver iniziato la stagione con ben altre aspettative. Ci sono poi i casi di Farias, apparso sempre più svogliato dopo la mancata partenza a gennaio, e il separato in casa Giannetti.
L’ALLENATORE. Il nuovo ds dovrà poi regolare il clima intorno a Diego López, sfiduciatissimo dalla piazza e ormai indifendibile dalla società che sembra avergli dato l’ultimatum. Questa settimana dovrà lavorare soprattutto su questo anche perchè in caso di risultato negativo contro l’Udinese dovrà impegnarsi con il club nella ricerca di un sostituto per salvare il salvabile.
FIDUCIA. Il clima ad Asseminello è rovente. Sarà quindi necessario lavorare sulla testa del mister e dei giocatori perchè tutti ritrovino fiducia nei propri mezzi. La zona retrocessione non è mai stata così vicina dal 2015 a oggi, ma il Cagliari può contare su alcuni uomini in più rispetto alle concorrenti, su tutti Barella e Pavoletti.
