7 anni fa, l’11 gennaio 2011, lasciava questa terra uno dei personaggi più importanti nella storia del Cagliari Calcio: Andrea Arrica, autentico deus et machina del periodo d’oro del club rossoblù.
Nato a Santu Lussurgiu nel 1926, Arrica divenne grande protagonista del calciomercato negli anni Sessanta, grazie alle sue formidabili abilità. L’ingaggio di un certo Luigi Riva nel 1963, per 37 milioni e mezzo di lire, non ha bisogno di commenti. Pian piano si procurò le tessere di un puzzle destinato a entrare nel mito: Rizzo alla Fiorentina e Albertosi in Sardegna, la cessione di Boninsegna all’Inter ottenendo Domenghini, Gori e Poli. In quel periodo toccò il massimo della popolarità, grazie anche alle vignette di Marino Guarguaglini sul Guerin Sportivo, e agli affascinanti occhi azzurri.