
Con Cagliari – Verona alle porte e i tanti doppi ex non poteva che tornarci in mente l’ultima “cassanata”. Una vicenda molto nota e fresca di quest’estate che vale la pena ricordare a pochi giorni dall’importante scontro diretto con gli scaligeri. La pazza storia del “quasi” doppio ex inizia a gennaio 2017 quando, dopo sei mesi trascorsi da separato in casa, Antonio Cassano rescinde il suo contratto con la Sampdoria e resta svincolato. Il barese passa cinque mesi a proporsi attraverso i media a mezza Italia, rifiutando subito la Serie B perchè si sente ancora un giocatore di primo livello. Proprio in cadetteria però individua il Verona come la squadra ideale da cui ripartire con l’amico Pazzini, compagno di scorribande ai tempi della Samp di Gigi Del Neri. I gialloblù sono diretti verso la promozione e Cassano arriva praticamente ad annunciare il suo prossimo arrivo all’Hellas tra l’euforia dei tifosi e lo scetticismo di qualcuno. Mentre l’affare sembra concluso interviene il ds gialloblù Fusco che frena gli entusiasmi: “Se lo prenderemo? Sicuramente no, l’età passa per tutti” dice il dirigente.
Cassano allora vira le sue attenzioni sul Cagliari. L’ormai famosa vacanza a Pula, a stretto contatto con il presidente Giulini, fa volare la fantasia dei tifosi sardi. Così si scatena il tam-tam mediatico e anche in Sardegna scoppia la Cassano-mania tra chi lo vedrebbe bene in rossoblù e chi invece lo da per finito. Il barese si dice innamorato di Cagliari e dei sardi, rilascia interviste e si fa fotografare in città, nel frattempo tenta in tutti i modi di convincere Giulini a stendere un contratto. Si mette in mezzo anche Agostino Tibaudi, suo preparatore personale storico, appena entrato nello staff di Rastelli. Tibaudi fa da intermediario durante la vacanza a Pula ma nemmeno gli allenamenti atletici sotto il naso del presidente smuovono le acque. Ogni tentativo risulta vano e la società chiude ogni ipotesi di trasferimento.
Quando la carriera di Cassano sembra finita ecco rispuntare l’Hellas. A sorpresa arriva il contratto, le due parti si accordano e la vita calcistica dell’ex pibe de Bari può ripartire. Peccato che l’avventura in gialloblù duri meno di un mese. L’attaccante prima decide di lasciare, poi ci ripensa e infine abbandona definitivamente la squadra tra l’imbarazzo generale dei tifosi e soprattutto dei dirigenti. Domenica dunque ci saranno tanti doppi ex da ricordare, ma anche una storia come questa difficilmente verrà dimenticata da tutto il calcio italiano.
