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Rosetti: “Var evita tre errori a giornata. Sarà un calcio migliore”

Episodi visionati: 309 (59% gol, 27% rigori, 14% altro). 288 volte la decisione è stata confermata, in altre 21 occasioni invece l’arbitro ha ammesso il suo errore, “che su sette giornate disputate fanno una media di tre errori evitati a giornata“. Si affida ai numeri Roberto Rosetti, responsabile del progetto Var in Italia, per spezzare molti luoghi comuni e fare il punto, sulle colonne de La Gazzetta dello Sport, sull’andamento della “moviola in campo”.

Anche i falli di gioco, i gialli e i rossi sono diminuiti. C’è più attenzione da parte dei giocatori, sanno che rischiano di più e limitano alcuni comportamenti. Le proteste sono quasi scomparse, una specie di miracolo in Italia. Ed è da sottolineare pure la serenità dei tifosi allo stadio di fronte a una decisione cambiata con l’aiuto della tecnologia”. Una rivoluzione, anche sulla regolarità dei rigori: “Il protocollo lo prevede se il portiere si muove in avanti in modo evidente oppure se chi calcia segna col doppio tocco, tipo Bacca in Sassuolo-Milan”.

Partite rallentate? Poco o nulla. Prendiamo il gioco effettivo in A: nello scorso campionato è stato 50’ e 19’’ a gara. Basso se confrontato col resto d’Europa. Nelle prime 7 giornate siamo a 51’ e 10’’. Quindi aumentato. Poi se si perde del tempo lo si deve recuperare. Partiamo dal recupero medio di una gara: nella scorsa A è stato 5’ e 17’’, mentre in questo torneo siamo a 5’ 36’’. Anche se sul tempo perso certamente dobbiamo migliorare. Qualcosa è stato già fatto: nelle prime 3 giornate la revisione di un’azione portava via 1’ 22’’ anche per alcuni problemi tecnici avuti ad esempio in Inter-Fiorentina e Inter-Spal. Nei 3 turni successivi siamo scesi a 40’’. Vanno aggiunti 54’’ di media serviti poi agli arbitri per rivedere i replay e prendere la decisione“.

Non tutto è perfetto, però. “Certo, qualche errore è stato fatto (Genoa-Juventus, Bologna-Torino, ecc.) ma si cerca di gestire il tutto la maggiore accuratezza possibile: se le immagini danno una certezza allora si cambia la decisione, altrimenti si lascia la scelta dell’assistente“.

C’è l’appoggio da parte di tutti, Figc, Aia, Lega: “Menzione speciale agli assistenti: in un battito hanno cambiato abitudini lunghe decenni, ora alzano la bandierina in ritardo per permettere alla Var di correggere un eventuale errore e non ripetere il caso di Bologna-Torino. Quindi non fischiateli per questo, semmai applauditeli

E l’Italia sarà sempre in prima fila sulla moviola in campo, parola di Rosetti: “L’obiettivo trasparenza è ben presente. Forse in futuro ci saranno i replay pure negli stadi. Il presidente Tavecchio è stato chiaro: continueremo su questa strada. E come Italia potremmo proporci per testare il guardalinee elettronico, investendo molti soldi. Ci muoviamo in accordo con la Fifa. Non è più ammissibile convalidare un gol irregolare tipo quello della mano di Henry. Il calcio sta cambiando grazie alla tecnologia. E sarà un calcio migliore“.

 

 

 

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