Un uomo con la valigia, che alla fine della giostra ha potuto finalmente disfarla e avere un po’ di tranquillità. In questo modo, senza correre il rischio di esagerare, si può concentrare l’estate di Niccolò Giannetti.
Diciamoci la verità: non si è mai parlato e mai è uscito un concetto simile neppure dalla bocca di Massimo Rastelli, circa il voler puntar forte sulla punta classe 1991. Una Serie B 2015-16 vissuta da grande protagonista, con tanto di doppia cifra e marchio indelebile sulla promozione. Purtroppo la sua ultima annata è stata fallimentare, complici l’arrivo di Borriello e la presenza (intermittente) di Melchiorri a inizio stagione che ne hanno ridotto drasticamente lo spazio vitale. Di fatto Giannetti è retrocesso a ultima scelta per l’attacco: non ha deposto a suo favore, inoltre, qualche prova incolore nelle occasioni – 11 presenze in campionato – concesse dal Mister. A gennaio ecco il prestito allo Spezia, dove non va meglio anche perché si infortuna. 9 apparizioni e una rete, nella squadra ligure che centra i playoff. A fine stagione il rientro in Sardegna, che lo ha visto in fin dei conti protagonista prolifico nei vari test amichevoli. Ma la sensazione era sempre quella: la valigia perennemente pronta. Tanti club di Serie B hanno manifestato apprezzamento nei suoi confronti, tra cui Perugia, Bari ed Entella. Ma alla fine è andato via Cop, almeno lui utilizzato in questo avvio, e invece Giannetti è rimasto in rossoblù. Ma con quali scenari e quali prospettive? Intanto, fino al recupero completo di Melchiorri, è lui che copre le spalle a Pavoletti in quel ruolo.