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Alla Fiorentina basta un gol di Benassi per avere ragione di una buona Udinese

Gara tutt’altro che semplice per la compagine di Pioli che ha avuto la supremazia territoriale ma ha sprecato prima del vantaggio arrivato nella ripresa

Stavolta il 6-1 come domenica scorsa contro il Chievo Verona, non è arrivato. Ma è bastato il gol di Benassi a sancire il successo sull’Udinese e confermare il percorso netto con una gara ancora da recuperare contro la Sampdoria a Marassi

La sfida si apre al 2’ con un contatto in area tra Chiesa e Samir, con l’arbitro olbiese Giua che fa proseguire, confortato dai colleghi del VAR. Per vedere un’azione vera verso la porta avversaria occorre attendere il 23’, quando la squadra di casa va vicina al gol su punizione calciata da Eysseric (concessa per fallo di De Paul su Chiesa) che vede il pallone terminare a lato per pochi centimetri. Cinque minuti  altra chance mancata prima con lo stesso Eysseric e poi con Birgahi, per l’undici di Pioli. Squadre negli spogliatoi senza recupero.

Al rientro in campo Dragowski rileva Lafont tra i pali. Il portiere francese è out a causa di un problema alla caviglia. Al 3’ sugli sviluppi di un angolo, spizzata di Geron ma palla di poco alta sopra la traversa con Milenkovic e Pezzella che non arrivano alla deviazione vincente. Il pressing della Fiorentina aumenta col passare dei minuti, anche se la compagine friulana è ben disposta in campo da Velazquez, che si gioca la carta a sorpresa inserendo al 17’ l’attaccante polacco Teodorczyk al posto di Pussetto, due minuti dopo Pioli risponde con l’ingresso di Pjaca per Eysseric.

VIOLA AVANTI. Chiesa piazza la sfera in area in area dove c’è Benassi, Scuffet è impreciso ma per sua fortuna Nuytinck lo anticipa e impedisce alla sua squadra di andare sotto al Franchi. Il gol è nell’aria e lo realizza proprio il numero 24 al 28’ che raccoglie il pallonetto suggerito da Chiesa: destro al volo fulmineo che supera l’incolpevole portiere dei friulani. L’Udinese si fa vedere in avanti al 43’ su punizione battuta per fallo di Pezzella con la mano (ammonito) su Teodorczyk, Dragowski non è perfetto in area, ma i compagni spazzano il pallone in angolo. Non molla fino alla fine la compagine di Velazquez, che subisce una ripartenza al 45’, che Chiesa però spreca. Ma la vittoria arriva lo stesso.

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