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Srna: “Porto esperienza e leadership. L’età non conta, parlerà il campo”

La presentazione del giocatore croato sbarcato in Sardegna questa mattina. Le sue parole dalla sala stampa della Sardegna Arena

PRIMO COLPO. Il calciomercato è entrato nel suo vivo e a Cagliari è arrivato il primo colpo della gestione Carli-Maran. La Sardegna è pronta ad abbracciare Darijo Srna, leggenda croata recordman di presenze con la sua Nazionale e storico capitano dello Shakhtar Donetsk. A 36 anni l’esperto terzino è pronto a rimettersi in gioco nel campionato italiano, una scommessa con i rossoblù e con se stesso.

Come è nata la trattativa?
“Sono felice di essere qui. Ho deciso di lasciare lo Shakhtar dopo quindici anni, avevo la possibilità di rimanere lì in un altro ruolo o di andare a giocare per una o due stagioni ancora. Sono qui perchè voglio semplicemente giocare a calcio in una bella squadra e in un buon campionato”.

Troppo vecchio per giocare a buoni livelli?
“Ci sono stati tanti giocatori che hanno giocato sino a quasi quarant’anni, la carta d’identità non conta. Sarà il campo a parlare”.

Riuscirà ad aiutare un club che non è tra le grandi del calcio italiano?
“Quando sono arrivato allo Shakhtar avevano vinto solo un titolo, dopo quindici anni ho lasciato la squadra con ventisette trofei. Questo club ha un grande presidente e un ottimo allenatore, non possiamo lottare solo per la salvezza. Sono qui per portare esperienza e leadership”.

Nazionale italiana e croata, cosa ne pensi?
“Dell’Italia non posso dire nulla perchè non è ai Mondiali. Sono molto orgoglioso della mia Croazia e possiamo fare bene”.

Cosa sai del Cagliari e cosa ti aspetti dalla Serie A?
“Sono stato qui due settimane fa e la prima impressione è stata ottima. Il presidente è una persona fantastica, giovane e con ambizione. La squadra è buona e mettendo insieme queste cose ho scelto Cagliari. Conosco tanti giocatori della Serie A e so che qui c’è molta tattica e questa squadra può fare un passo avanti”.

Hai parlato con degli ex Cagliari?
“Conosco tantissimi giocatori di Serie A e ho parlato con Duje Cop, lui mi ha parlato molto bene dell’ambiente. Ho parlato anche con Bruno Alves e mi ha parlato del suo fantastico anno qui. Ho parlato anche con Stanic e Zola”.

La sospensione per doping e ora il ritorno in campo, quanta voglia hai di tornare?
“La situazione è semplice: ho dimostrato che non sono colpevole. Ora è un episodio passato, è stato difficile ma io sono abituato a lottare. I miei record sono arrivati perché ho fiducia in me stesso. Il 22 agosto posso iniziare a giocare, ma in questo periodo ho sempre lavorato col mio preparatore personale e sono pronto”.

Il rifiuto al Barcellona.
“Sono un professionista e non mi piace parlare di queste cose per promuovere me stesso”.

Il numero 33 ritirato dallo Shakhtar sarà il tuo numero anche qui?
“Avete anche voi il numero 11 ritirato di Riva, un attestato di stima così è un grande onore. Una parte del mio cuore è rimasta lì. Da oggi però sono un giocatore del Cagliari e darò il massimo dentro e fuori dal campo. Il mio numero? Mi sarebbe piaciuto il 18 ma il presidente mi ha detto che era occupato per i prossimi anni, terrò il 33”.

 

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