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Per il Cagliari una vittoria che vale tanto per vari motivi

I rossoblù vengono a capo di una partita difficile, sia per le assenze in attacco che per la qualità messa in campo dal Bologna

Al fischio finale di Manganiello arriva una vittoria vitale per il Cagliari. Che per battere una big (come va riconosciuta essere tale il Bologna) ci ha messo venti partite di campionato. I rossoblù, che non perdono alla Unipol Domus dall’8 ottobre, riscavalcano il Verona vittorioso ieri sull’Empoli e, in attesa delle gare del Frosinone (domani con l’Atalanta) e del Sassuolo (martedì con la Juventus) scavano un solco sul già citato Empoli e sulla Salernitana, al momento rispettivamente a -5 e a -6 dai rossoblù. Il pareggio per 2-2 al Franchi contro la Fiorentina, vede l’Udinese a 18 punti come i rossoblù che ad oggi sono salvi come la scorsa settimana, ed ora a sole tre lunghezze dal Lecce.

TRA SORPRESE E SCELTE OBBLIGATE. Con indisponibilità obbligate (tra infortuni e Luvumbo in Coppa D’Africa) Ranieri ridisegna la squadra rispolverando Wieteska in difesa e con Petagna unica punta. La contesa è di rilevante importanza per entrambe, come si capisce dalla diversa classifica delle due contendenti odierna, e anche Thiago Motta deve fare di necessità virtù a proposito dei disponibili. La pressione imposta dai rossoblù ospiti, schiaccia Zappa e compagni, ma è Viola ha creare lo spauracchio. Col passare dei minuti la squadra gioca con un modulo diverso: ovvero un 3-5-2 con Zappa che agisce da centrale. A segnare sono gli ospiti con gran gol di Orsolini (dopo aver vinto il duello con Augello) cercato nel giocare uno contro uno. Risposta comunque immediata con Petagna, che evita Calafiori e in uscita fredda Skorupski. Un gol importante sia a livello personale che per la squadra e i tifosi.

Il pareggio sembra dare maggiori sicurezze agli isolani, che hanno risposto molto bene alla marcatura siglata e alla maggior qualità espressa dai felsinei. Ennesima prestazione maiuscola di Nandez . che ha più volte mandato fuori causa i giocatori ospiti. Ranieri si affida a Azzi, che a inizio ripresa prende il posto di Augello decisamente in difficoltà nella prima frazione. Si riparte con un Cagliari che ha un piglio diverso, e decisamente in partita nonostante il pressing del Bologna non si attenui dalle parti di Scuffet.

LA SVOLTA. Il passaggio ad un 4-4-2 pulito sta dando le risposte giuste al tecnico, che pensa a qualche cambio per dare maggiore opportunità nelle occasioni alla ricerca del vantaggio, che segna dopo una mischia insacca nella propria porta Calafiori sulla girata di Wieteska. Piccolo controllo Var sulla posizione di Petagna e gol assegnato. Di Pardo subentra ad un gigantesco Nandez (risposta in campo a chi lo critica?), una mossa rilevante per tenere il punteggio e modulo che torna a 3 difensori e diga a centrocampo, atta a conquistare i tre punti. Che arrivano e, adesso possono davvero cambiare la stagione in meglio.

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