Il neo allenatore del Cagliari ha già “localizzato” l’attaccante brasiliano in una posizione specifica del suo tridente. Sarebbe l’ennesima rivoluzione tattica
Quando arrivò a Cagliari nel “lontano” 2014, in tanti lo avevano visto come uno dei tanti giocolieri brasiliani passati per il nostro campionato.
Oggi Geraldino Do Santos Galvao, o semplicemente Joao Pedro, è una colonna della squadra rossoblù, nonchè uomo mercato con diversi sodalizi interessati alle sue prestazioni.
Il primo ad allenarlo è stato Zdenek Zeman che per fornire intensità al centrocampo lo schierava prevalentemente come mezz’ala, eccezion fatta per la trasferta di Empoli, quando a pochi minuti dalla fine, lo pone a destra sulla linea degli attaccanti.
Con l’arrivo di Zola passa sulla trequarti nell’improbabile, quanto sciagurato 4-3-2-1 voluto da Magic Box. L’intento è quello di sfruttare la sua buona tecnica, cosa che per certi versi riesce.
Joao Pedro, nonostante le chiare difficoltà dovute al noviziato, realizza pure qualche goal importante, ma il ritorno del tecnico boemo lo fa “arretrare” nuovamente di qualche metro.
“NON VEDRETE MAI PIU’ JOAO PEDRO A CENTROCAMPO!“. Questa celebre frase venne pronunciata da Massimo Rastelli, alle prese con la collocazione tattica del brasiliano. Centrocampo o trequarti? Nella serie B del 2015/2016 il giocatore fa le bizze, ma dopo una trasferta a Livorno il tecnico campano capisce definitivamente che il giocatore non riesce proprio a rendere nel ruolo di mezz’ala. Una volta collocato in maniera stabile sulla trequarti arrivano i goal pesanti.
Negli anni successivi, in serie A, la trequarti inizia a diventare “stretta“. La voglia di giocare più vicino alla porta aumenta e Diego Lopez lo accontenta avanzando il suo raggio d’azione al fianco di Pavoletti.
Arrivano le prestazioni ed i goal, fino al caos relativo alla sua positività all’idorclorotiazide che lo estromette fino al campionato successivo.
Alla fine è proprio Rolando Maran che gli disegna un abito ad hoc. “Joao dev’essere libero di svariare su tutto il fronte d’attacco. I suoi compiti devono essere scevri da pressioni specifiche”, il pensiero del tecnico trentino.
Joao Pedro viene così schierato più vicino alla porta, libero di muoversi come meglio crede, e di sfruttare il massacrante lavoro di Giovanni Simeone. Ergo, realizza ben diciotto reti, il suo personalissimo record.
ARRIVA DI FRANCESCO. Il neo tecnico del Cagliari, cultore del 4-3-3, ha definito il giocatore come “ottimo esterno del tridente“. Qualora il buon Joao dovesse resistere alle sirene di mercato e rimanere ancora in Sardegna, per lui si prospetta l’ennesimo cambio tattico.