Roberto Mancini lancia un segnale forte e chiaro. A pochi giorni dall’improvvisa rinuncia di Claudio Ranieri e in piena incertezza sul futuro della panchina azzurra, l’ex commissario tecnico campione d’Europa nel 2021 si racconta in un’intervista a La Gazzetta dello Sport, lasciando intendere che un suo ritorno alla guida della Nazionale non è più un tabù. Anzi.
“Guidare l’Italia è la cosa più bella per un allenatore”, confessa Mancini, ripensando al suo triennio a Coverciano. “Se vinci con l’Italia è tutta un’altra cosa. E poi si torna sempre dove si è stati felici. A Coverciano stavo da dio, con tutti. C’era proprio un bel clima”.
Un clima che si è incrinato nell’agosto 2023, quando il tecnico lasciò improvvisamente l’incarico, pochi mesi dopo la delusione della mancata qualificazione al Mondiale. Un addio che lasciò strascichi e tensioni, in particolare con il presidente Figc Gabriele Gravina, con cui i rapporti si sono raffreddati. “Se io e Gravina avessimo parlato di più in quelle settimane, forse non sarebbe successo nulla. È vero che non sentivo più la fiducia di prima, ma avrei dovuto affrontare la questione. Questa è la mia colpa”.