Un Cagliari coraggioso che attua una una super difesa, porta via un pareggio dal campo dell’Atalanta. Che fa la partita in alcuni frangenti, ma fa i conti con la compattezza degli isolani.
SCHIERAMENTI INZIALI E APPROCCIO PARTITA. Nicola cambia per questa gara: niente 4-2-3-ma più che un 4-3-3 è un 4-5-1 più muscolare con Deiola di fianco ad Adopo e Makoumbou e Zortea e Felici a supporto ma in grado di affiancare Piccoli in avanti. Nei padroni di casa è troppo importante a ridosso del match di martedì in Champions l’impegno con il Club Brugge e quindi Gasperini fa abbastanza turnover dove trova spazio per la prima volta titolare l’ex Sulemana, alla sua sesta presenza in nerazzurro. Difese attente e poche sortite da una parte e dall’altra a dimostrazione dell’attenzione che entrambe le squadre ci mettono, con Felici e compagni che stanno interpretando bene la contesa come affermato ieri da Nicola in conferenza stampa attuando soprattutto un gioco importante in contropiede. Le potenziali occasioni non mancano come però non c’è precisione nell’ultimo passaggio e dunque nella finalizzazione e i portieri sono spettatori non paganti fino al 35′ quando Caprile risponde presente su Samardzic.
GARA ROSSOBLU’ DI GRANDE CONCRETEZZA. L’Atalanta trova difficoltà e Gasperini dal 3-4-1-2 passa alla difesa a quattro ma squadra sotto ritmo e con pochissima qualità. Ed è per questo che gli orobici si affidano a De Keteleare per colpire ma devono fare i conti con i pochi spazi a disposizione con il Cagliari che gioca in zona del campo ai limite dei 25 metri cercando poi di arrivare in area avversaria. Retegui è limitato dalla grande marcatura di Mina che non lo fa ragionare. Col passare dei minuti la compagine rossoblù prende maggiormente campo mentre in difesa si vede una bella organizzazione figlia di tanta attenzione.
Arriva il momento di Coman (strepitoso all’esordio non solo per il gol domenica scorsa col Parma) per puntare sul suo momento fatto di sostanza fisica, velocità nel saltare l’uomo e qualità. La stessa che ha Marin entrato al posto di un ottimo Deiola, autore di una grande prova a centrocampo. Nel finale l’Atalanta punta sull’ingresso di Ederson, che ha dato maggior brio alla manovra, ma non fa i conti con un super Caprile che tiene (soprattutto con una super parata) la porta inviolata, permettendo alla sua squadra di uscire imbattuta da Bergamo conquistato un punto che può dire tanto nella corsa salvezza dei ragazzi di Nicola.