VIOLA. Giuseppe Chiappella è stato uno dei calciatori italiani più in vista a metà degli anni Cinquanta. Da pilastro della Fiorentina di Fulvio Bernardini, vinse lo scudetto 1955-56 vestendo contestualmente – come quasi tutti i suoi compagni di squadra viola – anche la maglia della Nazionale. Nato a San Donato Milanese (Milano) nel 1924, Chiappella giostrava da centromediano metodista ergendosi a baluardo difensivo. Prima il Pisa e poi la Fiorentina per undici stagioni, con la vittoria del citato campionato, una Coppa delle Alpi e una finale di Coppa dei Campioni persa contro il Real Madrid. 17 presenze in Nazionale, 329 con la casacca gigliata e 5 reti all’attivo.
PANCHINA. Non fa a tempo ad appendere le scarpe al chiodo che passa in panchina, sempre nella Fiorentina, per altri otto anni: ironia della sorte, andrà via un anno prima del secondo scudetto viola del ’69. Due Coppe Italia e una Coppa delle Coppe per lui, poi le stagioni di Napoli. Sbarca a Cagliari nell’estate 1973. Periodi non certo semplici, segnati dai rapporti tesi tra la società e Gigi Riva, che ha opposto l’ennesimo rifiuto al tentativo di cessione. Chiappella coglie con i rossoblù il decimo posto, un Cagliari che cercava faticosamente di rinnovare la rosa degli Eroi Tricolori invecchiati.
CONCLUSIONE. Il campionato 1974-75 vede andare via Albertosi e Brugnera. Riva è fuori causa per problemi fisici e Chiappella non sarebbe riuscito mai a schierarlo. Il 9 dicembre 1974, dopo la terza sconfitta di fila e con il Cagliari penultimo dopo 9 turni, il club annuncia l’esonero con un comunicato: “Il consiglio di amministrazione del Cagliari Calcio e il signor Giuseppe Chiappella si sono incontrati stamane per una valutazione della situazione venutasi a creare in seguito agli ultimi risultati. Al termine di un ampio e approfondito esame, si è deciso che il signor Chiappella lasci la conduzione tecnica della squadra. Nel contempo, il Cagliari ha inteso esprimere al signor Chiappella il più fervido apprezzamento e ringraziamento per quanto egli ha fatto a favore del Cagliari, soprattutto con la valorizzazione dei giovani giocatori inseriti nella formazione titolare“. Al suo posto arriva Gigi Radice, che avrebbe condotto la squadra a una tranquilla decima piazza.
LA SCOMPARSA. Chiappella lascia una traccia importante del suo passaggio in Sardegna, grazie allo spazio concesso a numerosi giovani tra cui diversi sardi. Durante la sua gestione esordiscono in Serie A Gigi Piras, Mario Valeri, Cesare Butti, Roberto Quagliozzi, Sergio Nocera, Pietro Paolo Virdis e Ivano Martini. Inanellò poi le panchine di Inter, Fiorentina, Verona, Pisa, Pescara e Arezzo fino a metà anni Ottanta. Ironia della sorte, la sua ultima partita da allenatore – nel maggio 1985, sulla panchina dell’Arezzo – fu proprio contro il Cagliari. Dopo una lunga malattia, è scomparso il 26 dicembre 2009 a 85 anni. Il 28 settembre 2024 sono ricorsi i 100 anni dalla nascita: è attivo un sito web in suo ricordo (LINK).