La Juventus arriva dal pari interno in campionato contro il Venezia e un ritardo di 9 punti dall’Atalanta capolista. Come reputi il momento attuale dei bianconeri?
“Una Juventus che continua a mostrare diverse facce, perché in Champions League ha rimesso a posto le cose con questa bella vittoria contro il Manchester City: giusto sottolineare che gli inglesi siano però una squadra in crisi. Ma la prestazione è stata di tutt’altro livello rispetto a quella offerta in Serie A. Nell’ultimo periodo è una Juve che in campionato non sta rendendo secondo quanto ci si sarebbe aspettato“.
L’ottavo di Coppa contro il Cagliari verrà preso da Motta, secondo te, per far rifiatare i titolari oppure se la giocherà con la formazione migliore possibile?
“Per un discorso pure legato alle poche alternative – soprattutto in difesa – e anche per l’importanza della partita, la Juventus non può permettersi assolutamente brutte figure contro il Cagliari e mi immagino dunque un mix di titolari e cosiddette seconde linee. Ipotizzo Fagioli dal primo minuto, così come Mbangula. Probabilmente ci sarà un minutaggio più alto pure per Nico González“.
Più e meno, in base al tuo pensiero, della Juventus targata Motta fino a questo momento.
“È senza dubbio positivo vedere una Juventus ancora imbattuta in campionato, nonostante i pareggi siano tuttavia troppi. Anche in Champions League comunque ha dimostrato di saper reggere le pressioni: penso alla vittoria di Lipsia in rimonta, in un momento molto delicato. Sembra strano da dire perché l’allenatore è proprio Thiago Motta… Però il gioco rappresenta un problema: l’allenatore stesso lo ha dichiarato, sta facendo moltissima fatica contro le squadre chiuse. Ma va detto che, considerando la qualità della squadra, ci si aspetta nettamente di più e soprattutto di meglio“.
Il Cagliari attraversa un momento complicato, soprattutto a livello realizzativo, che ha portato i rossoblù a venire risucchiati in zona retrocessione. Come vedi la squadra isolana?
“Credo che la separazione da Ranieri sia stata una brutta botta, anche a livello emotivo. Non solo per i giocatori ma anche per l’ambiente, perché era stato trovato un vero e proprio simbolo della rinascita sarda. Poi il vuoto che ha lasciato è obiettivamente incolmabile. Dall’altra parte è comunque un Cagliari che sta facendo tutto sommato il suo campionato. Nel senso che l’obiettivo deve essere quello della salvezza, da raggiungere magari il prima possibile. In questo momento mi sembra che, nonostante qualche risultato negativo, sia comunque una squadra se non altro in linea con gli obiettivi di inizio stagione“.
Ipotizzi si possa trattare di una gara dai contenuti interessanti, oppure un appuntamento in cui centellinare forze e ridurre al minimo i rischi pensando al campionato?
“Sono curioso di vedere a livello ambientale che partita possa essere. Perché l’ultima partita ha lasciato, al di là della prima vera contestazione alla Juventus di Thiago Motta, qualche strascico soprattutto per quel che riguarda l’accoglienza dello Stadium a Vlahovic. In campo mi aspetto una Juve che cercherà di sbloccarla il prima possibile e un Cagliari battagliero per onorare la competizione, anche se reputo che il primo pensiero dei rossoblù resti comunque il campionato e la prossima gara di Venezia“.