Il tecnico del Pisa fa le carte all’ultimo atto della stagione dei cadetti, quello che proclamerà la terza squadra promossa in Serie A
“Bari-Cagliari finale giusta? Penso di sì“, spiega Luca D’Angelo sulle pagine de La Gazzetta dello Sport, “il Bari è arrivato terzo e il Cagliari quinto, e poi ha fatto dei grandi playoff eliminando il Parma. Il risultato del campo va sempre accettato, quindi dico di sì, questa è la finale più giusta. A favore del Bari ci sono i due risultati su tre a disposizione e gioca in casa davanti a un pubblico eccezionale: sono tutti vantaggi non da poco. E poi è una squadra che sa sempre quello che deve fare, molto equilibrata, con Cheddira che a campo aperto sa far male agli avversari: il Cagliari deve giocare, si deve scoprire, quindi lui avrà più spazio e sarà pericoloso. Conoscendo Mignani non giocherà per lo 0-0, la sua squadra cercherà il gol per mettersi al sicuro”.
“Per contro, il Cagliari ha un allenatore che sa benissimo cosa fare come Ranieri, molto esperto, uno che in questo tipo di partite è il top: saprà motivare e preparare nel modo giusto la squadra, pur sapendo che certe partite si preparano da sole. Ho la sensazione che il Cagliari farà una grandissima partita. Per assurdo saper di dover solo vincere alla fine potrebbe essere un vantaggio, perché non ti porta a fare tanti calcoli. E poi ci sono tanti giocatori esperti, Mancosu e Lapadula che sono abituati a giocare partite così importanti, un guaio se non ci dovesse essere Nandez“.