Il noto giornalista non perdona la brutta frase che l’attaccante dell’Empoli ha rivolto al portiere rossoblù
STOP. “Sarebbe incomprensibile nella circostanza, con le regole attuali, una mancata squalifica. Di più, impossibile da spiegare se non con qualche spericolato cavillo giuridico. Aspettiamo esemplare (e indignata) sentenza (cinque giornate con la nuova norma), come lo sarebbe nel caso Cutrone fosse stato sorpreso a dire di un avversario “frocio di merda”, “zingaro di merda” o “negro di merda” (non è il caso di Cragno)”. Lo scrive sul Corriere dello Sport il giornalista Giancarlo Dotto commentando l’episodio che ha visto Patrick Cutrone sorpreso a insultare pesantemente il portiere rossoblù Alessio Cragno.
La penna del CorSport ci va giù pesante e calca ancora di più la mano: “Le scuse di Cutrone a Cragno? Per come la vedo io: troppo facile. Le scuse quasi sempre raddoppiano l’insulto e non assolvono l’insulso”. E conclude: “Punizione esemplare? Un mese da balbuziente grave in una squadra di bulli”.
L’articolo completo nell’edizione odierna del Corriere dello Sport.