Il magazine de La Gazzetta dello Sport, Sportweek, parla del libro di Luca Telese dedicato ai 50 anni dello scudetto rossoblù. Tra gli eroi di quel periodo, la storia dell’attaccante “di scorta” del Cagliari ’70, la cui vicenda umana merita di essere ricordata
TRICOLORE. Il Cagliari campione d’Italia nel 1970 disponeva, come è noto, di una rosa ridotta. Non certo paragonabile a oggi. E allora l’attaccante di riserva era uno solo, dietro Riva e Gori: Corrado Nastasio. Classe 1946, ha vissuto quel momento di storia con soddisfazione, pur giocando pochissimo. Una gioia sportiva che ha fatto da contraltare a vicende private molto dolorose, quasi come se la buona sorte avesse deciso di chiedergli indietro ciò che gli aveva elargito… purtroppo con gli interessi.
LOTTA. Nel 1977, il figlio Alessandro – nato proprio nel 1970 – fu investito da un’autovettura, incidente che ha portato alla sua disabilità e alla vita su una sedia a rotelle. In seguito, Corrado Nastasio ha subito un devastante infortunio sul lavoro – una volta impiegato come portuale a Livorno – riportando gravi fratture alle gambe. Nonostante tutto questo, ha dichiarato a Luca Telese nel suo libro Cuori Rossoblù: “Ho tre figli grandi e una bella famiglia: sono felice“.