BUON PRIMO TEMPO. Cagliari assolutamente a due facce nel match di ieri sera all’Unipol Domus contro il Como. Prima frazione intrisa di ottima attenzione, intensità e chance offensive, in un caso concretizzate grazie al gol di Piccoli. Per un rientro negli spogliatoi all’intervallo con l’umore molto alto: sia per la squadra che per i tifosi. Poi, la musica è cambiata e si è potuto assistere a un netto calo generale della squadra rossoblù, che ha consentito ai lariani – grazie pure agli innesti di qualità da parte di Fábregas – di sfiorare un colpaccio non certo immeritato.
MEDIANA IN OMBRA. Se la difesa – dormita di Zappa sul gol a parte – e la prima linea hanno recitato una prova positiva, il reparto che ieri è mancato maggiormente è stato il centrocampo. Escludendo però gli esterni, in quanto Azzi e Augello hanno ben figurato. Gli appunti devono essere fatti al trio Deiola-Prati-Marin. Il capitano ha prodotto diverse sbavature in disimpegno, esito non nuovo per il giocatore di San Gavino Monreale, che possono rendere vani impegno e corsa; l’ex SPAL ha portato a casa una prestazione sottotono, senza acuti e legata al cosiddetto “compitino”; il rumeno ha fatto un passo indietro, per qualità e quantità, rispetto alle precedenti prove. Il subentrato Adopo è voglioso di offrire muscoli alla causa, per ora dalla panchina. Makoumbou chiacchierato per una cessione e panchinaro nei primi impegni ufficiali, non convocato perché acciaccato. A questo centrocampo, nonostante Nicola manifesti la sua soddisfazione, sembra mancare ancora qualcosa.