Scambio di vedute molto pacato ieri pomeriggio a Dazn tra il tecnico del Cagliari Davide Nicola e il commentatore arbitrale Luca Marelli. Secondo l’ex fischietto il rigore assegnato alla Juventus per il fallo di mano di Luperto era corretto, ma per l’allenatore rossoblù la valutazione non è stata completa.
“Il tocco di mano c’è – ha detto Marelli nella sua analisi – Il braccio è scoordinato rispetto al corpo e c’è un tocco con la punta delle dita. Secondo le linee interpretative questo è un calcio di rigore. La decisione di richiamare l’on field review è corretta, perché il braccio di Luperto è certamente oltre la figura, a occupare un volume maggiore e il contatto con la punta delle dita c’è. A mio parere è un rigore che deve essere assegnato”.
Nicola però ha replicato: “Non mi convince la scelta di assegnare il rigore. Intanto è una questione di biomeccanica. Ovvio che al momento dello stacco utilizzo le mani per darmi più slancio, ma quando subisco un intervento di testa da tergo dove mi si appoggiano le mani sulle spalle e mi si fa cadere all’indietro, non aumento l’ingombro per volere. Non mi dai fallo di Gatti, ma non può mai essere rigore quello“.
Ancora Marelli: “Non mi piacciono questi rigori, ma è difficile trovare univocità sull’interpretazione. Perché si è voluto oggettivizzare il più possibile sui tocchi di mano e oggettivizzando molto queste sono le problematiche che si pongono. Vero che c’è un contatto su Luperto, ma non è infrazione. A livello teorico questo è un calcio di rigore che va assegnato sempre, ma capisco il punto di vista di Nicola”.
Chiude il tecnico rossoblù: “Il punto focale è l’intervento nella biomeccanica del movimento dell’atleta. Luperto non guarda neanche la palla. Impossibile dare un rigore se io subisco, in un duello aereo, un contatto fisico che mi costringe a cadere all’indietro”.