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Cavasin e la rinascita in Sardegna: “A Bari Sardo ho ritrovato l’entusiasmo”

Il tecnico Panchina d’Oro nel 2000 ha parlato a La Gazzetta dello Sport della sua nuova avventura nella Prima Categoria isolana

RINASCITA. “A giugno ho l’accordo per allenare il Congo, ma risulto positivo e salta l’appuntamento a Parigi. Amen. Bari Sardo? Pensavo ad una consulenza, ma scopro un mondo antico e l’entusiasmo del presidente Ibba fa il resto. Soprattutto, però, la voglia di tornare sul campo”. Così Alberto Cavasin racconta a La Gazzetta dello Sport la sua rinascita sportiva in Prima Categoria alla guida del Bari Sardo, con 6 turni d’anticipo già vincitore del campionato. 20 vittorie e un pareggio, 108 gol fatti e 9 subiti per la squadra ogliastrina che ha dominato il girone C.

“Il gruppo dei ragazzi è stimolante – racconta il tecnico che alla guida del Lecce ricevette la Panchina d’Oro nel 2000 – Per loro faccio tutto, anche il magazziniere. E cucino. Ci alleniamo 5 volte la settimana, gli avversari 3. Applichiamo un 4-2-3-1, ma soprattutto li maciniamo sul ritmo, nonostante tutti si chiudano a riccio per non farci segnare. In rosa ho 13 stranieri tra brasiliani, argentini, portoghesi e senegalesi. Un bel mix, con i nostri tre giovani locali”.

“Il nostro stadio è da 400 posti ed è sempre esaurito. Ma soprattutto è incredibile l’affetto della gente. Mi riempiono di regali: olio e tutti i prodotti della terra. Ti fanno sentire uno di loro, è una gioia immensa”.

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