A Tmw Radio il tecnico fiorentino ha aggiunto: “Ci siamo prefissati a inizio avventura che ci saremmo incontrati a fine campionato”
A sentire Leonardo Semplici la certezza di una sua permanenza al Cagliari, non appare certa al 100%. Il tecnico fiorentino, subentrato all’esonerato Eusebio Di Francesco (che ha portato i rossoblù ad una salvezza che fino al 90′ di Cagliari-Parma sembrava utopia) ne ha parlato in esclusiva ai colleghi di Tmw Radio: “Se resto? Penso di sì ma bisogna essere in due a fare i matrimoni. Ognuno fa le proprie riflessioni, vogliamo casomai ripartire insieme più forti e più convinti. Deco però dire in merito che ci siamo prefissati a inizio avventura che ci saremmo incontrati a fine campionato, poi decideremo il futuro. Ancora non abbiamo parlato della prossima stagione“.
RIMESSA IN PIEDI UNA SITUAZIONE DIFFICILISSIMA. “Leggendo la formazione è chiaro che per qualità tecniche non poteva essere in quelle condizioni, ma c’erano dei problemi. Molti di loro non erano abituati a fare questo tipo di campionato, pensavano di poter resuscitare la domenica dopo. Invece sono andati in difficoltà e poi fai fatica a raddrizzare la situazione. C’era un ambiente depresso, molti ci davano retrocessi. Siamo riusciti a ridare serenità e a mettere tutti nelle condizioni di giocare nei loro ruoli. Piano piano siamo cresciuti. La sconfitta col Verona ci ha dato la scossa. Salvezza? Ci ho sempre creduto, fin dal mio arrivo. Pensavo forse più semplice, leggendo i nomi della squadra. Godin ha fatto cose importanti ma fare un solo nome è ingiusto. Tutti hanno dato qualcosa in più, si sono messi a disposizione. Ringrazio il ds, il presidente, ma tutti, perché abbiamo lavorato sull’approccio e i risultati sono venuti. Cagliari? Una città dove si sta benissimo. Per me era una opportunità grandissima, spero d’ora in poi di vedere qualcosa di più”.