L’attaccante brasiliano ha parlato a margine dell’importantissima vittoria conquistata ai danni dell’Udinese grazie a un suo gol
CREDERCI SEMPRE. “Sabato avevamo ottenuto un risultato pesante in modo straordinario. Forse quell’impresa ci ha dato una spinta decisiva, più che se avessimo vinto 3-0, e oggi abbiamo messo la carica giusta per ottenere altri tre punti pesanti”. Così capitan Joao Pedro sul sito ufficiale del Cagliari dopo la vittoria per 1-0 sul campo dell’Udinese. “Abbiamo fatto vedere una volta di più che non vogliamo affondare – prosegue l’autore del gol rossoblù – la situazione è ancora difficile ma c’è la qualità di questo gruppo e dobbiamo giocarci alla morte ogni secondo di questa stagione. Per tanto tempo abbiamo faticato a sorridere, a trovare le giocate giuste e quindi i risultati, ora c’è più positività e dobbiamo farla valere”.
LA CLASSIFICA. “Siamo a una partita di distanza da Torino e Benevento, anche se i granata hanno una gara da recuperare. Dobbiamo crederci, pensare gara dopo gara, stare insieme e lottare in ogni frangente. Il Direttore Capozucca con noi a fine gara? Non aveva più parole dopo avere sofferto insieme a noi anche stasera”.
SODDISFAZIONE. “Mi stava dando molto fastidio non segnare per diverse gare. Tornare a farlo è importante per me e per la squadra, sono felice perché torniamo a Cagliari con fiducia. La gioia personale conta il giusto, adesso dobbiamo vincere partite, non importa come o chi segna, è decisivo l’atteggiamento che mettiamo sul campo. Dobbiamo dimostrare coi fatti che vogliamo fortemente questa salvezza. Adesso riposiamo e pensiamo a domenica perché la Roma sarà avversario durissimo, ma con questa testa possiamo ottenere altri punti preziosi”.
GESTO APPREZZATO. “Ho giocato con lui a Palermo – dice riferendosi all’abbraccio con Kurtic dopo Cagliari-Parma che ha fatto il giro del mondo – so bene cosa significa vivere questi momenti, era stata una partita pazzesca che ha sorriso a noi, bravi a reagire e non mollare. Non ho detto niente a Jasmin, ho solo voluto stargli vicino in un momento complicato di delusione estrema che solo chi fa sport può capire”.