Il tecnico rossoblù commenta ai microfoni della società il pareggio ottenuto allo stadio Ennio Tardini di Parma
Tutto sommato soddisfatto, Eusebio Di Francesco vede il bicchiere mezzo pieno, riconoscendo i meriti degli avversari:
LA GARA. “Inizialmente avevo chiesto ai ragazzi di rimanere con la porta inviolata, e in questo mi hanno accontentato. Eravamo sotto tono rispetto ad altre gare, ma siamo usciti alla distanza, sovente anche con giocate di qualità. Indubbiamente il primo tempo poteva essere giocato meglio, ma l’avversario era molto carico e più brillante di noi”
CERRI E OLIVA TITOLARI. ““Alberto nell’ultimo periodo aveva fatto bene, segnando in Coppa e offrendo una buona prova contro l’Inter, quando aveva fatto salire la squadra e lavorato con i compagni. Oggi ha fatto più fatica, ma è stato meno supportato. Oliva è cresciuto col passare dei minuti, mi è piaciuto per abnegazione e sotto l’aspetto tattico. Nel finale ha avuto i crampi e ho dovuto sostituirlo”.
SIMEONE. “L’ho inserito perché volevo un giocatore che desse maggior profondità e brillantezza, venendo a cercare palla tra le linee e allungando la difesa del Parma. Il suo impatto dei primi venti minuti è stato buono poi è andato in calando”.
IL PROSSIMO FUTURO. “Dovevamo dare continuità di risultati, ci siamo riusciti. Mi aspetto di più come proposta offensiva, ma può capitare una gara dove si è meno lucidi: a volte abbiamo fatto meno bene in fase difensiva e combinato buone cose in avanti, stavolta è accaduto l’opposto. Ci aspettano da qui alla fine dell’anno due incontri delicati contro Udinese e Roma, avversari potenzialmente fortissimi. Di partite facili non ce ne sono, in alcune gare ritenute alla nostra portata ci siamo complicati la vita, dunque guai a sottovalutare qualcuno. Guardiamo gara dopo gara, iniziamo a focalizzare la nostra attenzione sul match di domenica contro i friulani”.