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IL DRIBBLING DI MARIO FRONGIA… Cholito, che ritmo! Il Cagliari pareggia contro un Sassuolo presuntuosetto

Marin deve crescere, Oliva trovare la condizione, Caligara la giusta miscela di temperamento e attenzione. Nandez e Rog? Una certezza

Un super Simeone, al di là del gol. Monumento al Cholito, unico vero interprete del tridente avanzato nel 4-3-3 spurio di Eusebio Di Francesco. Cagliari che porta a casa un punto da Reggio Emilia. pareggio di rabbia e orgoglio, con un filo di fortuna dopo i primi 45′ da corrida o quasi. Poi, la zampata dell’argentino, che festeggia al top la chiamata in nazionale. Buon segno. Sul match meglio non scordare che aver messo paura al Sassuolo (presuntuosetto e sulle punte, ma nel calcio dai tornei da bar alla finale di Champions se non fai gol ti puniscono) piazzatosi all’ottavo posto il campionato scorso, funestato da stop, lockdown, ripartenze con tre partite a settimane, senza pubblico, è e rimane un buon avvio. Anche perché in A i rossoblù con gli emiliani avevano all’attivo una sola vittoria, in Coppa Italia. Dunque, colpaccio

E con più fiato, memoria di gruppo, qualità, forse sarebbe stato possibile tenere duro nell’ultimo scorcio e beffare Berardi e soci. Insomma, bene su più fronti: mentalità, respiro lungo nell’aspettare la Lazio all’esordio stagionale alla Sardegna Arena, al Mapei Stadium, nel corso di un mercato aperto fino al 5 ottobre, con colpi indispensabili e uscite da chiudere. Squadra cantiere aperto che incassa un pareggio che vale tanto. Un premio, per ora, alla mentalità voluta e curata nei dettagli da Di Francesco. Il tecnico ha risposto, soffrendo ma con organizzazione, all’arrembaggio di partenza subito dalla sua ex squadra. Ma sa che deve avere almeno un rinforzo di peso, pronto alla A e meglio se italiano, in mezzo al campo. Nainggolan? Al di là della tiritera, pare in salita. Se arriva, vale mezzo organico. Marin deve crescere, Oliva trovare la condizione, Caligara la giusta miscela di temperamento e attenzione. Nandez e Rog? Una certezza.

Modulo e interpreti. Con l’82 per cento di possesso palla, 8 tiri in porta e un “dominio assoluto della partita” (Minotti dixit, uno che ha vestito il rossoblù e vuol bene al Cagliari) del Sassuolo nel primo quarto d’ora, è stato complesso capire come il gruppo stia digerendo il stracitato 4-3-3 made Di Francesco. Di certo, sulle fasce hanno sofferto Joao Pedro (costretto a seguire Toljan e poco lucido sotto porta) e Nandez (spesso accentratosi, ma già in palla: precisazione, fantasista è aggettivo che si addice a chiunque abbia fantasia) alle prese con Rogerio. Per DiFra il lavoro non manca. Nel recupero e nella gestione della palla in uscita (se Klavan deve lanciare le punte c’è qualcosa che non va), nelle distanze tra reparti, nelle due fasi: Locatelli, a tratti, è parso un gigante simile a Pirlo (il regista Campione del mondo, non il tecnico della Juve!). Sulla difesa, poco da dire: troppa fatica del quartetto iniziale, stessa barriera vista soffrire lo scorso anno.

GODIN. Samuel Beckett ha avuto successo con Aspettando Godot. In campo i tifosi del Cagliari – e anche quelli dell’Inter, per l’ok di Vidal – aspettano Godin. Dramma del teatro dell’assurdo, il primo, ordinaria cronaca pallonara il secondo. Da Storari a Borriello, passando per Isla, Padoin, Bruno Alves e Klavan: lo stagionato sicuro. La filosofia societaria prosegue. Esperti, forti, solidi. Capaci di leadership e indicazioni reali. Il difensore uruguagio è a un filo dal traguardo. Bene. Ha i numeri e la garra per fare bene.

P.s. Spiacente di non piacere a tutti. Ma capisco, fa parte del mestiere. Meno simpatico che alcuni eroi da tastiera sfiorino l’insulto sul piano personale, spesso senza neanche aver letto con un minimo d’attenzione. I fatti sono come tappi di sughero spinti a forza sotto l’acqua: prima o poi vengono a galla. A proposito, detto che tifo chi mi pare, non sono tifoso delle strisce. Sono nato a Cagliari e seguo i rossoblù da oltre trent’anni. Se poi si pensa che si vince o si perde per la iella e gli iettatori, non si è messi bene. Con sincerità, buon calcio a tutti.

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