L’ex allenatore del Cagliari ha parlato del suo trascorso nell’isola e del suo futuro: “Mi piacerebbe ripartire dalla Serie A”
Massimo Rastelli, al netto di parecchie critiche ricevute per il suo operato nel Cagliari, è ancora l’allenatore più vincente dell’era Giulini. L’ex tecnico rossoblù ha parlato di svariati temi ai microfoni de L’Unione Sarda.
DUE VOLTI. Un giudizio sulla stagione appena conclusa dai rossoblù. “È stato un Cagliari dai due volti: bellissimo per quei quattro mesi dove ha espresso il massimo di un potenziale importante con una rosa da posizione in classifica alta, subito dopo le grandi. Quel girone di andata aveva dato prova di quel valore, ma dopo la sconfitta con la Lazio esternamente è difficile capire cosa sia successo, la squadra ha perso nell’entusiasmo e nella convinzione, ma non è facile capire da fuori cosa si sia rotto“.
DA CHI RIPARTIRE? “Di Francesco conosce bene i giocatori con le caratteristiche che sono adatte al suo calcio. Gente come Nainggolan, Nandez e Rog, oltre a qualità tecniche hanno grande carisma e personalità e sarà fondamentale avere giocatori così per raggiungere grandi obiettivi“.
LEGAME SPECIALE. “Torno spesso nell’Isola, ci sono stato un mese anche da poco, arrivato il 5 luglio e andato via i primi di agosto. Sono tornato dagli amici di Aritzo e dal mitico Lallo, molto conosciuto da quelle parti, e poi tappa a Stintino, Cala Gonone, nella costa oristanese e naturalmente a Cagliari. Il rapporto che si è creato con questa terra e con i suoi abitanti è davvero speciale. Ho riscontrato tanto affetto nei miei confronti“.
FUTURO. “Sono in attesa, dato il momento molto delicato, ma a oggi non ci sono offerte concrete, vedremo col mio procuratore. La speranza ovviamente è sempre di una chiamata da un club di Serie A“.