All’Alberto Picco va in scena la rimonta degli uomini di Italiano, in gol a freddo e mai in difficoltà contro i veneti che si erano imposti 2-0 all’andata
Vittoria netto, seppur con brivido finale, per lo Spezia, che recupera lo 0-2 dell’andata al Bentegodi, imponendosi 3-1 sul Chievo Verona e accedendo alla finale.
LA PARTITA. Lo 0-0 dura appena 1’43”, il tempo del vantaggio siglato con un colpo di testa da parte di Galabinov, che batte Semper, sul pallone crossato da Bartolomei. 32’: lo stesso Galabinov manca il raddoppio d’un soffio, sull’imbeccata di Ricci. Mai pericola la squadra di Aglietti verso la porta avversaria, che rischia di subire ancora la marcatura con Nzola al 43’ , il quale incredibilmente fallisce davanti a Semper, un rigore in movimento.
Al rientro in campo continua a pressare lo Spezia, che al 5’ raddoppia con Maggiore che, agganciato il pallone da Vitale, supera Semper con un sinistro improvviso. Il Chievo crolla e tre minuti dopo va sotto 3-0, complice l’errore di Rigione, che mette in movimento Nzola, che sigla con un pallonetto. Gara di fatto finita in meno di un’ora di gioco. Infine (47’) nel secondo dei sei minuti di recupero concesso da Abbattista per fallo di Mora e confermato dal Var, Leverbe riaccende la speranza spiazzando Scuffet, ma per poco.
CHI SARA’ L’AVVERSARIA? Domani sempre alle 21, forte dell’1-0 ottenuto all’andata (grazie alla segnatura di Tremolada) il Pordenone degli ex Cagliari Tesser in panchina e Burrai in campo, deve difendere il vantaggio dello Stirpe.