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Zenga: “Orgoglioso dei miei. Puntiamo su di noi, senza guardare gli altri”

Queste le parole del tecnico rossoblù, Walter Zenga, alla vigilia della partita contro l’Atalanta di Gasperini

In base alle partite si cercano di trovare delle soluzioni diverse, sempre. Attenzioni che in gara si devono sempre avere: la forza dell’Atalanta sta nella mentalità, hanno la qualità di voler andare sempre oltre loro stessi. Li avvantaggia il tanto tempo insieme: ma ci sono i risultati da conquistare, non tiriamoci indietro“.

L’Atalanta non mi ha ispirato, ma perché le idee variano in base alle caratteristiche della rosa e del momento storico. Avanti così. Non vedo il perché di cambiare, solo per la necessità di un giocatore assente“.

Sono molto orgoglioso dei miei ragazzi e ho fiducia in loro, pienamente. Guardate Mattiello: sta giocando sempre, ma era da tanto che non lo faceva. Con i giusti distinguo, guardate l’approccio di Lykogiannis, Carboni, Nainggolan. Il loro atteggiamento e la loro disponibilità sono il top per me. Pisacane non sta benissimo, però è un esempio per tutti“.

Noi cercheremo di fare la nostra partita. Comunque, anche se avremo davanti una grande avversaria o problemini in organico. Ho detto ai ragazzi: puntiamo solo sulla nostra forza, con ottimismo e senso di squadra“.

Pellegrini squalificato e infortunato: lui come altri, purtroppo. Gli impegni ravvicinati portano anche a una valutazione più ampia sugli interpreti, per trovare ogni volta la ricetta giusta“.

Gasperini è un grande allenatore, Panchina d’Oro. Dopo l’esperienza all’Inter, si è rilanciato nel migliore dei modi. Parai un rigore a Gasperini in Inter-Pescara nell’anno dell’Inter dei record? Sì, mi ricordo anche se parliamo della preistoria! Era un grande Pescara, quello di Galeone con giocatori fortissimi come Sliskovic“.

Con gli interpreti da centrocampo in avanti di cui dispone il Cagliari, è giusto puntare a far male sempre: Rog, Nández, Nainggolan, Simeone, João Pedro… tanta roba! Cacciatore avrebbe giocato sicuramente a Bologna. Olsen? Ora ho 3 grandi portieri e non più 4“.

La parata di Olsen a Ferrara su Cerri come episodio della svolta? Preferisco guardare al gol di Simeone, in quanto più decisivo a parer mio: Robin è stato bravissimo, come Cragno a Bologna per esempio. Gli episodi cambiano sempre le partite. Sono ottimista e fiducioso per il futuro del mio Cagliari“.

L’Atalanta ci ha sicuramente studiato, per scoprire pregi e difetti, pericoli e criticità. I nerazzurri sono tra le big del nostro calcio: in quanto grande, cerca di imporre la propria idea e il proprio calcio. In ogni occasione. Conosco bene Gasperini e il suo vice Gritti, che negli anni Ottanta mi fece gol da attaccante!“.

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