Il direttore generale del club rossoblù è intervenuto su Radio Super Sound per parlare della ripresa nel calcio e non solo
ECONOMIA CALCISTICA. “Questo periodo ha portato alla luce tanta fragilità del sistema. Ha messo alla luce anche situazioni abbastanza gravi, soprattutto dove la gestione economico-finanziaria non fosse particolarmente solida”. Il direttore generale del Cagliari, Mario Passetti, descrive così i problemi gestionali legati all’emergenza Covid che il calcio sta affrontando in questo complicato periodo. “Nel nostro caso abbiamo avuto delle sofferenze, come è normale che sia. L’azienda Cagliari ha subito danni dalla crisi e li conteremo nelle gestioni future”.
RIPARTENZA. “Il Cagliari ha espresso in tutte le sedi la propria volontà di ripartire e l’abbiamo fatto pensando a tutte le persone che lavorano nell’ambiente. Per noi è stata una scelta sofferta quella di chiedere dei sacrifici ai nostri dipendenti, ma è stata una scelta obbligata. Non esisterebbe il calcio senza tutta la macchina che ci sta attorno”.
IL CENTENARIO. “Per me è stato un grande dispiacere. Sapere che ci sono persone all’interno del Cagliari Calcio che hanno lavorato mesi per preparare questo Centenario e poi vedere che, per il momento, è andata come è andata è un dispiacere assurdo. Dispiace anche per i tifosi che avrebbero potuto festeggiare con un evento dedicato a loro. Non tutto è perduto, non facciamo promesse. Festa l’8 settembre? Perché no. Non è il 30 maggio ma ce lo faremo andar bene lo stesso”.